Giorgio Boiani, vicepresidente AsConAuto, ricorda l’impatto sulla occupazione per l’introduzione dell’auto elettrica nel mercato italiano.

 

Made in Italy dell’auto e nuove regole sulle emissioni  protagonisti alla nuova tappa milanese di #FORUMAutoMotive – movimento di opinione fondato dal giornalista Pierluigi Bonora diventato serbatoio permanente di idee e centrale di dibattiti sui temi della mobilità a motore – che ha visto la partecipazione di tutti  gli esponenti della filiera dell’auto, tra i quali a esprimere la voce dell’after-market  è stata chiamata AsConAuto – Associazione Consorzi Concessionari Auto presente con il  proprio vicepresidente Giorgio Boiani.  

A dibattere  è stata la intera filiera automotive  attraverso i vertici di nove Associazioni: Anfia, Unrae, Federauto, Unrae Veicoli Industriali, Federauto Trucks, AsConAuto, Assogomma, Federmotorizzazione, Associazione idrogeno e Fuel cell. Presenti anche quelli di Dekra Italia e Autostrada Milano-Serravalle e una rappresentanza del nuovo indotto che si verrebbe a creare attraverso la diffusione dell’auto elettrica nel Paese. Sono intervenuti: Stefano Maullu, eurodeputato e membro della Commissione Ambiente Ue e Alessandro Cattaneo per Anci.

Focus  delle due  giornate di lavori  su componentistica italiana, reputata di eccellenza in tutto il mercato globale e impatto nel comparto automotive delle nuove regole che ora prevedono il controllo su strada delle emissioni dei veicoli.  Per la prima volta, infatti,  si è discusso sull’impatto che le nuove regole europee sulle “Real drive emissions” (in vigore dal 1° settembre 2017) sono destinate ad avere nel mercato dei veicoli con motore diesel e a benzina. Le norme  prevedono la misurazione delle emissioni non più solo in laboratorio, ma su strada: rivoluzione che intende  dare un’accelerazione a sperimentazioni, controlli, prove e investimenti da parte delle case automobilistiche per ridurre le emissioni inquinanti.

Una ricerca illustrativa dei dati sulla crescita della mobilità elettrica (fonte: AlixPartners “Emissioni: costruttori auto alla rincorsa delle normative europee. Intanto l’elettrico decolla”) ha evidenziato come, nonostante una crescita costante dei volumi di auto vendute a livello globale, i produttori automobilistici stiano procedendo a velocità  differenti nella elettrificazione delle proprie flotte e quanto saranno determinanti per lo sviluppo  nei vari Paesi programmi  governativi infrastrutturali e di incentivazione.

Sono  stati  diffusi dati sulla crescita del segmento  della componentistica. Crescono imprese, addetti e fatturato della industria italiana della componentistica:  quasi 2.000 sono le imprese e 194.000 gli  addetti  – di cui 136mila sono riconducibili al settore automotive per un fatturato complessivo di 51,8 miliardi di euro, dei quali 38,8 miliardi di giro d’affari si riferiscono al mercato automotive  (fonte: Ufficio Studi della CGIA di Mestre ). È stato anche rilevato il trend positivo per fatturato +5,7 per cento e  per persone occupate  +3,9% e la particolare vocazione per l’export che, secondo la stima Anfia, tocca i 20 miliardi di euro di fatturato.

Giorgio Boiani, vicepresidente di AsConAuto – Associazione Consorzi Concessionari Auto sottolinea: “ La nostra Associazione è da sempre attenta alle mutazioni del mercato e interviene presso gli associati per fornire concrete linee di indirizzo e di  supporto allo sviluppo del business. Per esempio,  utilizzare le nuove tecnologie a supporto dell’attività quotidiana è considerato, all’interno della  nostra rete,   una risorsa importante per sostenere lo sviluppo e per  fare fronte in modo efficace ai cambiamenti rilevanti in atto nel mercato, che sono spesso anche imposti da nuove norme. Come nel caso  che ingiunge,  a partire dal 1° gennaio 2018, agli oltre 80.000 autoriparatori presenti nel nostro mercato  per obbligo di legge  di  disporre di una nuova licenza – come meccatronici – per il proprio esercizio. La nostra Associazione  è intervenuta per stipulare una convenzione con un ente formativo accreditato così da offrire un corso online di formazione sulla meccatronica in grado di permettere agli autoripatori che  ne usufruiscano di ottenere le qualifiche di competenze

necessarie a ottenere la licenza come autoripatore meccatronico qualificato. Il nostro progetto associativo interviene anche  su aree collegate alle nuove tematiche emerse nel mercato del lavoro. Infatti, un nuovo contratto,  formulato proprio  per il  comparto automotive,  è la recente  innovativa risorsa   messa  a disposizione da parte della Associazione  per gli associati AsConAuto, ma anche  per chi  voglia farne uso nel mercato specifico. E, di fronte alla mutazione in atto che vede nuovi progetti in avvio a sostegno delle auto elettriche, una domanda sorge spontanea: quale impatto per il mercato del lavoro? Oggi si è parlato di 2.700 nuovi punti di rifornimento per le auto elettriche: avvio di un ambizioso progetto per sostenere la diffusione dell’auto elettrica nel mercato italiano. Ma quanti posti di lavoro potranno  essere a rischio nei 22.900 distributori di benzina presenti in Italia? Anche queste sono riflessioni che devono accompagnarci nel nostro lavoro quotidiano a favore dello sviluppo del comparto: le persone e il loro lavoro devono restare al centro della nostra attività”.

AsConAuto.I  907 Concessionari, soci dei 21 Consorzi,  che compongono la rete associativa sviluppano il fatturato per gli autoriparatori, che ormai sono 19.366 e anche il primo semestre 2017 ribadisce la crescita  continua del volume d’affari  che aumenta del   10,7 % con un  risultato che ha superato i  278 milioni di euro di ricambi originali fatturati. Dal 1996 a oggi sono stati distribuiti ricambi originali per un valore netto che oltrepassa i 4 miliardi di euro: un risultato fuori del comune. Altro  dato da rilevare con soddisfazione è che la rete incassi, messa a punto e realizzata dall’Associazione, garantisce una soglia d’insolvenza nella riscossione  delle fatture prossima allo zero.

Ogni giorno lavorativo la squadra composta da 99 promotor e da 294 furgoni addetti alla logistica della rete associativa percorrono in chilometri oltre il giro completo dell’equatore, per garantire affidabilità e puntualità  da parte della  rete AsConAuto nel presidio capillare  del servizio di ricambi originali sul territorio.

La rete associativa interviene con una forza qualificata di 374 persone fra logistica e front-office a sostegno del sistema AsConAuto, ormai realtà consolidata e diffusa capillarmente sul territorio: garanzia di affidabilità, competenza e professionalità.

Redazione Fleetime