Tre anni e mezzo, da Ginevra 2012 a Francoforte 2015. Tanto è servito al Gruppo Volkswagen per passare dalla Bentley EXP 9 F – il concept da cui tutto è iniziato – alla Bentayga, cioè il primo SUV nella storia del marchio di Crewe, nonché la prima vettura diesel con il marchio della B alata sulla calandra. La produzione inizierà a fine novembre e i primi esemplari saranno consegnati con l’anno nuovo, a fronte di un prezzo di listino (non ancora ufficializzato) che si aggirerà sui 300.000 euro. Una cifra alta, ma commisurata al valore di quello che secondo la Casa madre è il “più veloce e potente, più raffinato ed esclusivo SUV mai realizzato sinora”. Veloce lo è di certo, visto che nonostante i suoi 2.422 kg di massa è in grado di raggiungere i 301 km/h e di scattare da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi.

Bentley Bentayga con Motore W12 biturbo

Il merito delle prestazioni della Bentley Bentayga va tutto a quella scultura motoristica – in grado di funzionare anche a 6 cilindri – che si chiama 6.0 W12 TSI biturbo, un propulsore in grado di erogare 608 CV tra 5.250 e 6.000 giri/min, ma soprattutto 900 Nm di coppia massima costanti da 1.250 a 4.500 giri/min. L’altra faccia della medaglia è rappresentata dai consumi, che se nel ciclo misto si attestano a 12,8 L/100 km, in quello urbano precipitano a 19,2 L/100 km, praticamente poco più di 5 km con un litro; le emissioni medie, invece, sono di 292 g/km. Questi risultati sono possibili anche grazie al cambio automatico ZF a 8 rapporti, dotato della funzione “sailing” che si attiva automaticamente dalla quinta all’ottava marcia.

Trazione integrale permanente

La trazione è integrale permanente, gestita da differenziale centrale Torsen, che ripartisce la coppia tra avantreno e retrotreno secondo il rapporto 40:60. Non sono previsti differenziali bloccabili e del resto non è questa l’auto per il fuoristrada specialistico, ma in opzione si può avere la modalità di guida off-road, che si aggiunge alle sette disponibili e attivabili tramite un selettore. Oltre ai soliti componenti (sterzo, acceleratore, cambio…) agisce anche sul Dynamic Ride, ovvero il sistema di controllo attivo del rollio che usa un impianto elettrico a 48V. Le sospensioni sono multi-link sia all’anteriore che al posteriore, hanno un circuito pneumatico per variare l’altezza dell’auto – come su tutte le Bentley – e le barre antirollio a rigidità variabile. I dischi freno, infine, hanno diametri mastodontici di 400 e 380 mm (ant/post) e i cerchi in lega da 20 a 22 pollici non sono da meno.

Bentley Bentayga Cugina della Q7

Ad ogni modo, la nascita della Bentayga non sarebbe stata possibile senza la piattaforma MLBdell’Audi Q7. Proprio per questo le peculiarità della Bentley risaltano ancora di più nella realizzazione e negli equipaggiamenti. L’assemblaggio a mano e l’utilizzo di materiali iper-pregiati fa, radiche e pellami su tutti, fa si che nell’interno non ci sia nemmeno una sbavatura. Quanto ai dispositivi presenti, a quelli che ci si aspetta di trovare su una limousine si aggiungono chicche come l’head-up display con visione notturna a infrarossi; l’hard-disk interno da 60 GB; il tablet da 10,2 pollici con connessione 4G; i sedili anteriori con 22 regolazioni (i posteriori con 18), massaggio, ventilazione e poggiapiedi; l’impianto audio da 18 altoparlanti e 1.950 watt. Quanto agli optional, si va dal “sedile in pelle ripiegabile per eventi all’aperto” all’orologio meccanicoMulliner Tourbillon by Breitling in oro massiccio realizzato su misura da montare all’interno della plancia e da caricare periodicamente con un meccanismo ad alta precisione

 

Redazione Fleetime