Divieto di Sosta in aree carico-scarico: attenzione, ora non si scappa più
Sosta e Piazzole Merci: L’occhio elettronico del Codice della Strada
Divieto di Sosta – a volte, presi dalla fretta, si è tentati di parcheggiare negli spazi riservati al carico e scarico merci, specialmente durante gli orari in cui la maggior parte delle attività commerciali è chiusa.
D’ora in poi, per chi infrange le regole, la possibilità di farla franca si riduce drasticamente grazie alla tecnologia.
Come riportato dal quotidiano di informazione giuridica dirittoegiustizia.it, è stata introdotta una modifica normativa che precisa:
“In queste piazzole potranno essere installati dispositivi elettronici omologati di controllo della sosta, con possibilità di spedire le multe direttamente al domicilio del trasgressore”.
Queste nuove disposizioni sono contenute nell’articolo 47 bis della recente “manovrina”, rubricato Disposizioni in materia di trasporto su strada, che apporta modifiche significative all’articolo 158, comma 2, del Codice della Strada (CdS) relativo ai casi di sosta vietata o regolamentata.
Posti di Carico e Scarico: La Corretta Interpretazione del CdS
Non è un Divieto, ma una Regolamentazione
Contrariamente a quanto si possa pensare, gli spazi adibiti al carico e scarico merci non sono genericamente delle “aree di divieto di sosta”, ma rientrano nella più ampia categoria della regolamentazione della sosta disposta dall’Ente proprietario della strada (di solito il Comune), ai sensi dell’Articolo 7 del CdS.
Si tratta, nella sostanza, di normali stalli di parcheggio che, in determinate ore e giorni stabiliti dal Comune, sono destinati esclusivamente alle operazioni di carico e scarico di merci.
Questi spazi non sono a disposizione indiscriminata di qualsiasi esercizio commerciale, ma sono destinati ai veicoli che espletano attività di trasporto merci (ad esempio furgoni aziendali, corrieri, ecc.), e solo per il tempo strettamente necessario per dette operazioni.
Segnaletica Obbligatoria e Orari
La sosta in queste aree è regolata da due tipi di segnaletica che devono lavorare in tandem:
- Segnaletica Verticale (Obbligatoria): Il segnale verticale è quello che impone la prescrizione ed è pertanto obbligatorio. È generalmente il classico segnale blu con la “P” (Parcheggio) integrato da un pannello aggiuntivo che indica chiaramente:
- La destinazione d’uso (“Carico/Scarico Merci”).
- La fascia oraria in cui la regolamentazione è attiva (es. “dalle 08:00 alle 20:00 dei giorni feriali”).
- Segnaletica Orizzontale: Gli stalli sono contrassegnati da linee che possono essere bianche (se ricavati in aree di sosta libera) o blu (se ricavati in aree di parcheggio a pagamento). Non devono essere confusi con le linee gialle, che in genere indicano stalli riservati a specifici servizi (es. taxi, bus) o generici divieti di sosta/fermata.
Quando si può parcheggiare?
La chiave è la lettura del segnale verticale:
- Se l’orario è specificato (es. 8:00-20:00 feriali): Al di fuori di tale fascia oraria (quindi la notte, la domenica e nei giorni festivi), lo stallo torna ad essere disponibile per tutti gli automobilisti, a meno che non ci siano altre limitazioni.
- Se la limitazione non è specificata (assenza di fasce orarie): In questo caso, lo spazio deve intendersi riservato al carico e scarico merci 24 ore su 24, 7 giorni su 7. In questa situazione, parcheggiare senza effettuare operazioni di carico/scarico costituisce infrazione in qualsiasi momento.
Le Sanzioni
Per chi dovesse sostare irregolarmente in un’area riservata al carico/scarico merci durante gli orari di validità della prescrizione, è prevista una sanzione amministrativa che varia in base al tipo di veicolo:
- Ciclomotori e motoveicoli a due ruote: da 24 a 97 euro.
- Restanti veicoli (auto, furgoni, ecc.): da 41 a 168 euro.
Con l’introduzione dei dispositivi elettronici di controllo, l’accertamento dell’infrazione diventerà molto più rapido e inevitabile. Fate attenzione, non si scappa più.
Redazione Fleetime.


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