Avis Budget Group, secondo una ricerca commissionata dalla nota casa multinazionale di noleggio il 50% degli intervistati sono confusi, felici gli intervistati da Bosh

Su 14.000 persone in 14 Paesi europei, quasi la metà risulta confusa e non riesce a comprenderne il significato. L’auto connessa è quella che è grado di accedere a internet e che si avvale di sensori, oltre a trasmettere e ricevere segnali percependo la realtà circostante e interagendo con altri veicoli.

Nel sondaggio, effettuato nel luglio di quest’anno da Sapio Research tramite Internet, con un minimo di 1000 intervistati per stato (Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Paesi Bassi, Belgio, Polonia, Austria, Svizzera, Norvegia, Danimarca e Svezia), è stato chiesto di scegliere quale fra varie definizioni proposte fosse quella corretta per auto connessa.

Solo il 54% degli intervistati è riuscito a rispondere correttamente, mentre il 17% era incerto o poco informato. Un’auto collegata ad un alimentatore per caricare la batteria, questo è quello che pensava il 13%, mentre il 7% ha creduto che fosse un’auto fisicamente collegata ad un’altra.

Tra le risposte correlate, Il 60% ha detto che non si sentirebbe al sicuro se tutte le vetture in circolazione fossero autonome (in Italia il 55%), l’86% pensa che per utilizzarle si dovrebbe essere sobri, l’87% che si dovrebbe avere l’età legale per poter guidare, stessa percentuale che si dovrebbe possedere una patente di guida.

“I più giovani – sottolinea il commento allo studio che ha interessato un campione di 14.137 persone – hanno meno probabilità di comprendere la definizione di veicolo autonomo, pur essendo i più probabili utilizzatori. Germania, Francia e Italia hanno maggior consapevolezza, mentre Norvegia, Danimarca e Regno Unito sono meno informati sul significato dei due termini”.

Capitolo guida autonoma

Un veicolo dotato della medesima tecnologia è in grado di guidare da solo anche se dei cinque livelli in cui è suddivisa si è riusciti, per il momento, ad arrivare solamente al terzo. Nel livello 3 di guida autonoma l’auto può gestire la maggior parte degli aspetti della guida, incluso il controllo del traffico e dell’ambiente circostante.

Oltre la metà degli intervistati (56%) ha identificato correttamente il significato; quasi uno su cinque (17%) ha pensato che si trattasse di un veicolo guidato da un robot, e il 7% ha creduto che fosse un’auto da parcheggiare nel proprio posto auto o lontano dal traffico.

Notevoli anche le differenze fra Nord e Sud Europa nella comprensione di questi due temi che rispecchiano la mobilità futura. Sulle auto connesse primeggia la Francia (72%), seguita daItalia (71%), Portagallo (68%), Danimarca e Regno Unito (37%) e Norvegia (35%). Sui veicoli a guida autonoma è la Germania ad occupare il primo posto (69%), seguita da Austria (68%), Svizzera (68%), Paesi Bassi (48%), Italia (46%) e Norvegia (44%).

Mentre il sondaggio Bosh 2017 sulla guida autonoma non lascia dubbio alcuno

Bosch ha intervistato circa 6.000 guidatori di sei paesi: Brasile, Cina, Germania, Francia, Giappone e Stati Uniti. Per ogni paese sono state intervistate 1.000 persone di età superiore ai 16 anni. I partecipanti sono stati selezionati sulla base dei criteri definiti da Bosch e Lightspeed Research.

Molti intervistati desiderano un’auto a guida autonoma per evitare lo stress legato alla guida. Secondo uno studio condotto da Bosch in sei Paesi (Brasile, Cina, Germania, Francia, Giappone e Stati Uniti) i guidatori sono particolarmente interessati ad affidare il controllo della propria auto durante il parcheggio o gli ingorghi stradali. La maggior parte dei guidatori intervistati utilizzerebbe il tempo in cui l’auto è guidata autonomamente guardando fuori dal finestrino, godendosi il paesaggio circostante (63%) e parlando con i passeggeri (61%)

In pochi anni, le auto a guida autonoma sulle strade saranno la normalità

La speranza principale degli intervistati è che la guida autonoma si traduca in un maggiore confort e minor stress al volante. L’auto del futuro, che solleverà completamente i guidatori dalla necessità di guidare, accelerare e frenare, è considerata particolarmente utile per le lunghe distanze (67%) e i viaggi di piacere (61%).

La maggior parte degli intervistati si aspetta un aumento significativo in termini di convenienza (68%) e di sicurezza (60%) in molte situazioni quotidiane, come la ricerca di parcheggio in città. Il sondaggio evidenzia, inoltre, un’interessante classificazione delle funzioni di guida autonome preferite: il parcheggio è stato nominato frequentemente (65%), così come la ricerca autonoma del parcheggio nelle aree del centro (60%) e la guida senza stress negli ingorghi stradali (59%).

Utilizzare il tempo per rilassarsi come un passeggero

Il 63% degli intervistati ha detto che vorrebbe rilassarsi mentre l’auto è in modalità di guida autonoma. Avere più tempo per la conversazione e per i passeggeri, grazie alla guida autonoma, è altrettanto importante per gli intervistati. Le opzioni offerte dalla guida autonoma rendono le auto più attraenti per molti consumatori.

Più della metà degli utenti (54%) che hanno partecipato al sondaggio condotta da Bosch condivide questa affermazione. Per gli uomini intervistati, in particolar modo, le nuove tecnologie rappresentano un incentivo all’acquisto; per il 52% di loro la tecnologia di guida autonoma aumenterebbe l’interesse per l’acquisto di un nuovo veicolo. In linea di principio, più giovane è il guidatore maggiore è l’interesse nell’acquistare un’auto con sistemi di guida autonoma.

 

 

Redazione Fleetime