Connessione 5G, presentata a Torino con la collaborazione del comune di Tim e Ericcson la guida dell’auto da remoto

Connessione 5G, la prima auto a guida remota, questa tecnologia è stata presentata a Torino, grazie ad un sistema che, ricevendo tutte le informazioni sull’ambiente circostante, consente ad una persona di controllare il veicolo facendolo muovere da remoto. Il tutto grazie ad una postazione all’interno di Palazzo Madama e ad un’area in Piazza Castello dove l’auto si muove.

“A Torino abbiamo attivato la prima antenna 5G a onde millimetriche nel centro storico – ha dichiarato Elisabetta Romano, Chief Technology Officer di TIM – Grazie alla sua ultravelocità e alla latenza 10 volte inferiore rispetto alle reti mobili attuali, mostriamo in anteprima ai visitatori la forza del 5G per abilitare la vita digitale di cittadini e imprese. Il 5G rappresenta la vera rivoluzione che presto tutti sperimenteranno nella propria vita quotidiana”.

Connessione 5G come si applica all’auto

Le auto a guida remota sono controllate esclusivamente dall’esterno e a differenza di quelle a guida assistita (entrambe rientrano nella categoria di auto a guida autonoma) non prevedono l’intervento del passeggero in alcune manovre.

Sull’auto a guida remota una piattaforma di controllo raccoglie in tempo reale i dati multimediali inviati da sensori, telecamere e radar, trasmettendoli alla postazione remota da dove viene guidata. La vettura, così, può muoversi autonomamente, senza alcun conducente a bordo del veicolo.

L’applicazione nei prossimi mesi permetterà di avviare il progetto Smart Road per la sperimentazione delle auto a guida autonoma. Il software consente di immaginare un futuro nel quale il car sharing, ad esempio, arriva sotto casa del cliente.

Tra le prime a salire sull’auto a guida remota l’assessore all’Innovazione di Torino, Paola Pisano. “Tutto nasce per dare nuovi servizi alla città e nuove opportunità ai nostri cittadini – commenta – Per questo motivo, Torino continua a puntare sull’innovazione e a dimostrarsi città laboratorio”.

 

 

Redazione Fleetime