Emergenza Virus ed effetti su Noleggio e Flotte. Come nello shock finanziario del 2008 o peggio? Un mercato Auto in crisi globale, e su tutto un mare di mezzi da ricomprare, con valori di Remarketing probabilmente fuori contesto.

COVID E FLOTTE – Come nella migliore Legge di Murphy, il mondo dell’auto ha compreso bene che tutto quello che non sarebbe mai dovuto accadere, è invece – ovviamente – accaduto. L’emergenza COVID 19 ha generato una crisi nella crisi del comparto Automotive:

la chiusura temporanea degli Stabilimenti, i costi sociali della lotta al contagio, un potenziale nuovo “Credit Crunch”, il blocco della mobilita’ globale e di quella d’affari, la contrazione dei consumi e soprattutto l’interruzione della Supply Chain industriale nella direttrice fondamentale dalla Cina all’Ovest del mondo.

COVID E FLOTTE –  Crisi in arrivo : valori di Buy Back fuori contesto ?

Difficilmente in poche righe riusciremmo a riassumere i criteri che determinano il Valore Residuo di un mezzo stabilito in proiezione del “fine Noleggio”, ma a guidare questi criteri entra una componente chiave : la prospettiva di mercato e le proiezioni che ne derivano.

Di certo le più recenti proiezioni generali di crescita indicavano – a livello globale – una tendenza consolidata per diversi anni a venire, nella considerazione che persino il Continente cinese, realmente divenuto un Benchmark fondamentale per la valutazione del mercato auto mondiale, avrebbe garantito un trend positivo duraturo seppure senza le percentuali di crescita annua a doppia cifra che gli Operatori avrebbero sperato fino a poco tempo fa.

Tutto questo panorama, come in un bel sogno che svanisce, appartiene già ora al passato perché l’emergenza sanitaria ha spazzato via qualunque prospettiva di segno positivo. Peggio che nel crack finanziario del 2008, quando la crisi derivò più dalle incongruenze e dalle strategie errate del mondo della finanza, il COVID-19 ha trasferito la crisi direttamente nelle tasche dei consumatori finali, e dunque gli effetti negativi sul consumo mondiale saranno immediati e duraturi.

Difficilmente le vendite di auto nuove od Usate potranno essere risparmiate dai fenomeni di contrazione della domanda, a maggior ragione se i prezzi di offerta di mezzi di seconda mano non terranno debito conto della minore disponibilità di spesa degli automobilisti e, soprattutto, della inevitabile trasformazione della scala delle priorità di acquisto dei Consumatori a seguito di questa emergenza epocale.

COVID E FLOTTE – Un mare di contratti in scadenza

Dopo l’uscita dalla situazione “lacrime e sangue” nella quale l’Italia era piombata fino al 2014, il mercato Auto ha conosciuto una ripresa guidata dal mercato Aziendale e dal Trend positivo del Noleggio.

Dal 2015 in poi la percentuale annua di crescita delle immatricolazioni di mezzi destinati al Noleggio a Lungo Termine (scadenza media tra 18 e 48 mesi) , al “Rent to Rent” ed al Car Sharing è stata molte volte a due cifre, e certo a rendere accattivanti queste formule contrattuali ha contribuito il calo generalizzato dei Cànoni mensili, alla cui limatura hanno concorso a loro volta (oltre agli “Iperammortamenti”, i tassi finanziari bassi e la riduzione dei costi assicurativi) anche dei Valori residui abbastanza importanti : consideriamo ad esempio che per molti modelli Premium il Valore Residuo dopo 36 mesi e circa 60.000 km. dalla prima immatricolazione può ancora posizionarsi generalmente tra il 45% ed il 55% del Listino originario.

Per intenderci questo significa – a puro titolo di esempio – che mezzi Premium immatricolati a Giugno 2017 con Listino pari ad esempio a 40.000,00 Euro potrebbero tra poche settimane finire nei Piazzali dell’Usato a non meno di 20.000,00 Euro inclusi ripristini, margini e provvigioni per le organizzazioni di Vendita. 

Vista la probabile prossima esigenza di “downgrading” delle varie versioni e dei Listini dei modelli nuovi, ed in ipotesi di una riduzione di liquidità e di credito disponibile per i consumi, difficile pensare che proposte molto impegnative nel mercato dell’Usato avranno una domanda significativa contro una offerta decisamente esuberante e concorrenziale da parte di Dealers, commercianti e Privati.

COVID E FLOTTE – Le Premium : opportunita’ o grana?

E proprio la consistenza dei contratti di Noleggio a Lungo Termine sottoscritti in maggioranza negli ultimi anni, incentrata sulla fornitura di impegnativi ed onerosi modelli Premium potrebbe accentuare anziché agevolare lo smaltimento dei tanti ritorni da fine Noleggio. Difficile persino che in una crisi di natura internazionale (conseguente all’emergenza COVID-19) le diverse piattaforme di Remarketing e di Aste on line a supporto delle Imprese di NLT potranno trovare sufficiente domanda al di fuori dei confini nazionali.

Per inciso, di fronte a scenari simili, la situazione per le Imprese di Noleggio potrebbe essere del tutto opposta a quella dei Titolari di Flotta: ad esempio le Imprese di Noleggio potrebbero trovare interessanti operazioni di prolungamento di diversi contratti di NLT (con relativa rimodulazione di Canoni mensili e di Valore Residuo); mentre, viceversa, una qualunque Impresa Titolare di Flotta potrebbe trovare più vantaggioso rivendicare ed ottenere un Valore di Buy Back molto interessante perché predefinito prima di questa crisi.

Ovviamente Fleetime, nel corso di questa emergenza e dei suoi sviluppi, seguirà e darà la massima informazione a Titolari e Manager di Flotte anche su questo aspetto critico, tutto dedicato al “V.R. – Virus”.