Digital automotive

La tendenza a mettere in circolazione veicoli autonomi sta rapidamente guadagnando nuovo slancio grazie a un ampio fronte, che comprende i “digital attacker”, ovvero la nuova concorrenza digitale sotto forma di startup

Digital automotive – La guida autonoma non è certo una novità, è anzi un argomento ormai da anni sulla cresta dell’onda: la presenza sempre più capillare di tecnologie di intelligenza artificiale e la diffusione della connettività mobile 5G, oltre chiaramente all’evoluzione tecnologica e dei test sperimentali in questo campo, sembra stiano dando la spinta definitiva al settore. Una partita in cui sono ormai impegnati tutti i principali player dell’industria automotive e dell’high tech.

Bosch (tra gli sviluppatori leader nei sistemi di assistenza alla guida potenziati dall’intelligenza artificiale), in occasione del Ces 2020 di Las Vegas, ha annunciato di aver avviato lo sviluppo in serie del LiDAR (light detection and ranging) adatto al settore automotive. Anche Livox, una società fondata nel 2016, ha svelato una nuova gamma di sensori LiDAR ad alte prestazioni e a basso costo (Horizon e Tele-15) che offrirebbero prestazioni migliori a una frazione del costo dei sistemi LiDAR tradizionali.

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Terranet, con sede in Svezia, ha invece svelato VoxelFlow, una tecnologia 3D di percezione del movimento che, secondo l’azienda, sarebbe in grado di rilevare e classificare gli oggetti in modo molto più preciso ed esponenzialmente più veloce rispetto al LiDAR, proponendosi dunque come alternativa a quest’ultimo. VoxelFlow, d’altro canto, sarebbe in grado di classificare oggetti dinamici in movimento a una latenza estremamente bassa e utilizzando una potenza di calcolo anch’essa molto bassa: produce 10 milioni di punti 3D al secondo, sottolinea Terranet, per una edge detection rapida e senza sfocatura da movimento (motion blur).

Anche Sony ha condiviso la propria visione nel settore della mobilità, incentrata sulla ricerca di sicurezza, affidabilità, comfort e intrattenimento. Questa visione ha fatto nascere l’iniziativa denominata Vision-S ed è stata espressa nel primo prototipo di veicolo. Questo prototipo, spiega l’azienda, incorpora le tecnologie di imaging e rilevamento nonché software di bordo calibrati utilizzando le tecnologie di intelligenza artificiale, di telecomunicazione e cloud di Sony.

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Samsung Electronics sta invece puntando su un’esperienza in-car connessa e avanzata, potenziata dalla connettività mobile 5G, con il suo Digital Cockpit 2020, che utilizza il 5G per collegare le funzionalità interne ed esterne al veicolo e per offrire esperienze connesse sia per i guidatori che per i passeggeri delle auto. Il sistema, spiega Samsung, consente connessioni bidirezionali e senza soluzione di continuità tra casa, ufficio e tutti gli altri spazi che gli utenti possono visitare e fornisce esperienze personalizzate e infotainment in auto.

Redazione Fleetime