Energia dalle auto

Produrre energia con le auto a costo zero e notevoli vantaggi per l’ambiente

Energia dalle auto – Di Lybra se ne era già parlato nel 2019, nata dalla start-up Undergraund Power, dei milanesi Massimiliano Nosenzo e Andrea Mario Corneo, pensando di sfruttare il traffico autostradale per generare elettricità tramite una semplice pedana in asfalto. Lybra, lo speciale dispositivo, non è altro che una pedana a filo asfalto, come una breve corsia di decelerazione, che genera elettricità tramite la frenata delle auto che la percorrono.

Dopo un progetto pilota della durata di 9 mesi nella strada di accesso del centro commerciale di Rescaldina, in provincia di Milano, e successivamente ad Altavilla Vicentina, i giovani startupper hanno verificato che la tecnologia di loro invenzione funziona sul serio: hanno prodotto circa 100mila kwh di energia elettrica in un anno, ossia la quantità di energia che serve solitamente per far funzionare un’intera scuola.

Energia dalle auto – a che punto siamo oggi?

Oggi, Lybra sembra aver trovato la soluzione giusta per arrivare sul mercato. Il segreto che tutti cercavano per far funzionare l’idea è in un nuovo tipo di generatore elettrico. Qualcosa di epocale e rivoluzionario, commenta l’ingegner Valerio Arienti, socio e direttore tecnico della 20energy: “Il nostro generatore è come il motore Wankel rotativo rispetto al motore a combustione interna a pistoni. Non cambia il principio che permette di generare elettricità, ma cambia significativamente la conformazione del sistema. Qualcosa di completamente nuovo per un componente uguale a sé stesso da oltre un secolo”.

Come dicevamo, Lybra non è altro che una pedana a filo asfalto, larga tre metri, coperta con gomma vulcanizzata, che si abbassa di 2-3 centimetri al passaggio di auto e mezzi pesanti. Il generatore di nuova concezione, grande non più di una bottiglia da un litro e mezzo, cattura l’energia contenuta in questo movimento e la converte in elettricità.

Energia dalle auto

Novità del progetto per l’industrializzazione

La novità sta nel nuovo generatore, per il quale è in corso l’iter per una richiesta di brevetto, è secondo i nuovi proprietari del marchio Lybra (20energy) l’anello mancante, la lacuna tecnica che non ha permesso il lancio in precedenza.

A confermare la validità della soluzione Lybra oggi targata 20energy c’è l’interesse di due grandi aziende del panorama italiano. I fondatori della 20energy Valerio Arienti e Daniele M. Caruso, con il direttore commerciale Marco Krieziu, stanno mettendo a punto un progetto con Autostrade per l’Italia destinato a un’area di servizio in Toscana. L’applicazione è molto interessante perché le pedane Lybra devono produrre elettricità, insieme a un impianto fotovoltaico, per alimentare una stazione di ricarica per veicoli elettrici.

Anche Terna società di dispacciamento elettrico con anche attività e investimenti in settori non regolamentati, utilizza la tecnologia Lybra per un progetto con il concessionario autostradale del Nordest Autovie Venete che, prevede l’installazione in una corsia Telepass, decisiva per la successiva industrializzazione del prodotto. A Cordignano, infatti, con un traffico previsto di 5-6.000 veicoli al giorno, secondo i calcoli della 20energy possono essere prodotti 15.000 kWh l’anno di energia.
In corsie Telepass ancora più trafficate, la produzione di una singola pedana può arrivare a 30.000 kWh, pari al consumo elettrico annuo di 10-15 famiglie. Con questi numeri, secondo la 20energy, l’investimento iniziale di 30-35.000 euro per ogni pedana può essere recuperato in 5-6 anni.

 

 

Redazione Fleetime