IL 7% degli incidenti stradali sono legati a colpi di sonno, solo in Italia 7360 sinistri e 231 morti l’anno.

E’ inutile dire che la tecnologia continua a fare passi da gigante,  e in soccorso degli automobilisti si sta sviluppando un sistema che in futuro (speriamo non troppo lontano) potrebbe salvare molte vite umane. E stato mostrato al CES 2017 di Las Vegas il funzionamento di alcuni sensori capaci di determinare il livello di attenzione di un guidatore.

Il sistema a cui stanno lavorando due aziende, Freer Logic e il Research Labs di Changhong, fa ricorso alla elettroencefalografia (EEG), vale a dire a quella tecnica che permette di misurare l’attività elettrica del nostro cervello. I sensori sono inseriti all’interno dei poggiatesta delle vetture e il loro compito è quello di monitorare in tempo reale se la persona al volante è distratta. Secondo quanto dimostrato al Consumer Electronics Show, la tecnologia delle due società è in grado di misurare l’attività elettrica del cervello anche senza contatto diretto tra la testa del guidatore e il poggiatesta.

I poggiatesta smart

Come detto, il sistema si basa su dei poggiatesta smart che usano l’elettroencefalografia per “capire” la condizione del guidatore. I sensori sono capaci di determinare se nell’attività celebrale di un automobilista c’è stato un calo di concentrazione, come spesso accade in caso di sonno oppure quando ci distraiamo per utilizzare lo smartphone mentre siamo alla guida.

Grazie a questa tecnologia gli incidenti derivanti da colpo di sonno potrebbero avere i giorni contati. Le due aziende infatti puntano a trovare anche una soluzione che trasformi la misurazione dei sensori in segnali di avvertimento per i guidatori. Al momento la tecnica ideata da Freer Logic e Changhong è ancora in fase sperimentale. Ci sono infatti 2 aziende, una negli Stati Uniti e una in Gran Bretagna, che stanno testando su strada il sistema di sicurezza EEG. Una volta perfezionata la tecnologia servirà poi, ad avvisare preventivamente il guidatore. Secondo quanto affermano i creatori del “non-contact neuro bio monitor headrest” i guidatori potranno essere svegliati da alcune vibrazioni del motore oppure dal sedile.

A nostro modo di vedere sarebbe anche più immediato come segnale, dei suoni decisi nei poggiatesta con rallentamento automatico dell’auto.

 

 

Redazione Fleetime