Italia mercato auto 2024: +10% a gennaio

Nel mercato automobilistico, le auto ad alimentazione alternativa hanno segnato un aumento significativo nel solo mese di gennaio, rappresentando il 54% del mercato complessivo. Questo dato riflette un incremento del 9,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le autovetture elettrificate, che includono veicoli totalmente e parzialmente elettrici, costituiscono il 42,9% del mercato di gennaio, con un aumento del 7,6%.

Le ibride mild e full hanno registrato una crescita del 14,2%, rappresentando il 37,9% del mercato complessivo. Tuttavia, le immatricolazioni di autovetture ricaricabili (BEV+PHEV) sono diminuite del 25,3%, rappresentando solo il 5% del mercato totale del mese. Le auto elettriche hanno visto una riduzione delle vendite dell’11,1%, mentre le ibride plug-in hanno registrato un calo del 33,1%.

Le autovetture a gas, principalmente Gpl, rappresentano l’11,1% delle immatricolazioni di gennaio, registrando un aumento del 17,5%. Le auto a metano, invece, costituiscono meno dello 0,2% del mercato, con una diminuzione del 22,4%.

Italia mercato auto 2024

Tra i modelli più venduti del mese, la Fiat Panda, la Lancia Ypsilon e la Fiat 500 ibride occupano rispettivamente la prima, terza e sesta posizione tra le autovetture mild/full hybrid. La Jeep Compass è il nono modello più venduto tra le PHEV, mentre la Jeep Avenger è il modello elettrico più venduto, seguita dalla Fiat 500 al terzo posto e dalla Peugeot 208 al sesto.

Per quanto riguarda i segmenti di mercato, le utilitarie e superutilitarie rappresentano il 34,6% del mercato, le auto dei segmenti medi il 9,6%, mentre i SUV costituiscono il 53,4% del mercato totale, registrando un aumento del 9,4% rispetto all’anno precedente. Tra i SUV, quelli di dimensioni più contenute rappresentano il 10,5% del mercato, mentre quelli compatti il 30,3%. Il 26,5% dei SUV venduti appartiene al Gruppo Stellantis.

Secondo le stime dell’ISTAT, a dicembre 2023 si è registrato un aumento dell’indice di fiducia dei consumatori e delle imprese, nonostante un aumento dei prezzi al consumo, principalmente nei settori dei trasporti e degli alimentari.