MERCATO AUTO OTTOBRE 2023

Le previsioni del 2024 vede il mercato in rialzo, il 2023 chiude a 1,57 mln, confermato 1,6 mln il 2024

Mercato auto ottobre 2023 – Nuovo risultato positivo per il mercato delle auto a ottobre, con le immatricolazioni che toccano le 139.052 unità. Con un giorno lavorativo in più la crescita è +20% rispetto a ottobre 2022, che a sua volta aveva segnato +14,2%, rispetto a ottobre 2019 invece il conto è ancora in perdita a -11,6%. Il totale delle vetture immatricolate nei primi 10 mesi dell’anno arriva a 1.315.964 unità, +20,5% e 224.000 auto in più rispetto alle 1.091.937 di gennaio-ottobre 2022, ma 310.000 in meno (-19,0%) dello stesso periodo 2019.

A ottobre recuperano leggermente rispetto a settembre anche le vetture dotate di batteria elettrica, con le BEV che salgono a quota 4,1% e le Plug-in al 4,1%, per una quota complessiva di ECV che risale all’8,2%.

Con un andamento migliore delle attese, grazie alla ritrovata disponibilità di prodotto e alle spinte commerciali – fattori che dovrebbero caratterizzare anche la parte finale dell’anno – l’UNRAE rivede in deciso rialzo, rispetto alla previsione di luglio, la stima di chiusura dell’anno, prevista raggiungere 1.570.000 immatricolazioni, in crescita del 19,2% con 250.000 unità in più sul 2022 (ma ancora in calo a -18,1% sul 2019).

Per il 2024 si conferma invece la stima precedente di 1.600.000 auto immatricolate, un risultato che non si discosterebbe molto da quanto previsto per il 2023 (+1,9%) e con un calo del 16,5% sul 2019. L’UNRAE segnala il clima di attesa che si sta creando fra i consumatori per le recenti dichiarazioni su possibili interventi di sostegno alla domanda, che rischiano di paralizzare interi segmenti del mercato fino a quando non saranno sciolti i dubbi sugli incentivi.

Mercato auto ottobre 2023

E sul tema degli incentivi il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci sottolinea: “Visto il perdurare di un fortissimo e gravissimo ritardo nella transizione energetica, l’UNRAE ribadisce la necessità di intervenire sull’attuale sistema di incentivi in modo da renderli più fruibili, indirizzati senza compromessi ai target europei e destinati anche alle imprese, vero motore della transizione, rivedendo le regole e recuperando i residui del 2022 e quelli ormai quasi consolidati del 2023”.

Anche sul fronte fiscale Michele Crisci, ancora una volta, sollecita “la necessità di una revisione del regime fiscale delle auto aziendali in uso promiscuo, che potrebbe essere velocemente operata attraverso i decreti attuativi della Delega Fiscale, in modo da favorire le vetture a basso o nullo impatto ambientale. Queste, considerato il veloce turnover dei veicoli aziendali, potrebbero, subito dopo il periodo di detenzione, essere messe a disposizione dei privati senza ricorso ad incentivi, agevolando così il ricambio del vetusto parco circolante italiano”.

Le misure proposte dall’UNRAE riguardano: la rimodulazione delle aliquote di detraibilità dell’IVA e di deducibilità dei costi in funzione delle emissioni di CO2 , l’innalzamento del tetto di deducibilità, la riduzione del periodo di ammortamento.

Il Presidente dell’UNRAE infine conclude: “Per fornire il nostro contributo in tema di decarbonizzazione della mobilità stradale, auspichiamo che venga convocato con urgenza il Tavolo Automotive – tanto caro al Ministro Urso – per supportare la diffusione della mobilità elettrica, l’accoglimento delle nuove tecnologie e il rinnovo del parco circolante, tutto in favore dei cittadini e delle imprese del nostro Paese”.

 

Redazione Fleetime

 

Fonte press UNRAE