Noleggio L.T.

Il noleggio a lungo termine protagonista in questa ultima analisi del mercato auto a marzo, diesel inesorabile declino e SUV sempre più dominanti

Noleggio L.T. – l’analisi approfondita della struttura del mercato automobilistico italiano nel mese di marzo 2025, appena caratterizzato da una ripresa generale delle immatricolazioni, rivela dinamiche complesse e tendenze consolidate tra le diverse tipologie di utilizzatori, alimentazioni e segmenti di mercato. Se la crescita complessiva (+6,2%) ha rappresentato una boccata d’ossigeno, l’esame dei dettagli evidenzia chiaroscuri significativi.

Utilizzatori: privati in flessione, exploit del noleggio a lungo termine

Sotto il profilo degli utilizzatori, il mese di marzo ha visto un lieve calo dei privati, che perdono 3 punti di quota attestandosi al 46,7% del totale (rispetto al 54,0% del trimestre). Le autoimmatricolazioni mostrano una contrazione significativa, cedendo un quarto dei volumi e scendendo all’8,1% di quota nel mese (-3,4 punti percentuali) e all’8,4% nel cumulato (-1,2 p.p.).

Il vero protagonista di marzo è stato il noleggio a lungo termine, che ha recuperato un terzo delle immatricolazioni, guadagnando ben 5,5 punti di quota e raggiungendo il 26,6% del totale (23,8% nel cumulato, +3,0 p.p.). Questa forte accelerazione è stata trainata in particolare dalle “Captive” (le società di noleggio legate alle case automobilistiche), a fronte di una flessione delle società Top del settore.

Il noleggio a breve termine ha registrato una crescita sia in volume che in quota nel mese, raggiungendo il 13,3% del totale (+0,9 p.p.), confermando nel primo trimestre la stessa quota dell’anno precedente (8,3%). Le società rimangono sostanzialmente stabili, con una quota del 5,3% nel mese e del 5,5% nel cumulato.

Alimentazioni: diesel in caduta libera, ibrido in forte ascesa e BEV/PHEV in lenta progressione

L’analisi delle alimentazioni conferma trend ormai consolidati. Il motore a benzina continua la sua flessione, cedendo 4,4 punti di quota a marzo e fermandosi al 26,7% (26,5% nel trimestre, -4,3 p.p.). La contrazione più marcata si registra per il diesel, che perde ulteriori 5 punti percentuali, attestandosi a un modesto 10,2% di share nel mese (9,8% nel cumulato, -5,4 p.p.). Il Gpl, pur registrando una lieve crescita in volume, cede 0,2 punti di quota, portandosi al 7,7% nel mese (9,2% nel cumulato, -0,3 p.p.), mentre il metano non registra immatricolazioni né nel mese né nel trimestre.

Le vetture ibride continuano la loro inarrestabile ascesa, raggiungendo il 45,4% di quota a marzo (+6,4 p.p.) e il 45,0% nel cumulato (+6,8 p.p.). In particolare, le “full” hybrid rappresentano il 12,8% e le “mild” hybrid il 32,6% delle immatricolazioni di marzo. Come anticipato dai dati generali, le auto BEV (elettriche pure) mostrano una crescita, salendo al 5,4% del totale nel mese (+2,1 p.p. e al 5,2% nel cumulato, +2,3 p.p.), mentre le PHEV (ibride plug-in) si attestano al 4,5% (+1,0 p.p. e al 4,2% nel trimestre, +1,0 p.p.).

Segmenti: SUV inarrestabili, berline in flessione

L’analisi della segmentazione del mercato evidenzia in marzo una flessione delle berline del segmento A, a fronte di una crescita dei SUV nello stesso segmento (rispettivamente all’8,9% e 1,9% del totale mercato). Una dinamica simile si osserva nel segmento B, con le berline in calo (al 18,0%) e i SUV in forte crescita (al 30,3% di share). Nel segmento delle medie (C) crescono sia le berline (al 4,9%) che i SUV (al 20,8% di quota). Anche nel segmento D si registra una crescita per le berline (all’1,3%) e per i SUV (al 6,7% di share).

Nell’alto di gamma, le berline cedono leggermente quota (allo 0,2%), mentre i SUV la recuperano (all’1,5%). Infine, le station wagon rappresentano il 2,8% del totale, gli MPV il 2,2% e le sportive lo 0,7%.

Disparità geografiche e riduzione delle emissioni medie di CO2

Sul fronte delle aree geografiche, a marzo il Nord Ovest conferma il secondo posto pur salendo di 1,9 punti, al 28,4%. Il Nord Est, pur registrando un calo in volume, mantiene la leadership con il 35,5% di share, grazie soprattutto al contributo del noleggio a lungo termine. Senza questo apporto, la sua quota scenderebbe drasticamente al 22,9%. Il Centro Italia guadagna 2,3 punti, attestandosi al 23,9%, mentre l’area meridionale scende all’8,0% e le Isole al 4,2%.

Un dato positivo emerge sul fronte ambientale: le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni a marzo hanno registrato un calo del 4,4%, attestandosi a 115,0 g/Km (115,6 g/Km nel trimestre, -4,5%). L’analisi delle immatricolazioni per fascia di CO2 riflette la crescita delle auto BEV e PHEV nel mese: la fascia 0-20 g/Km rappresenta il 7,5% del mercato, e la fascia 21-60 g/Km il 2,4%.

Redazione Fleetime

Fonte press UNRAE