Settore sosta e mobilità urbana

Il Pdays 2024 di Firenze evidenzia l’urgenza di un cambiamento sostenibile e innovativo nel settore della sosta in Italia

Settore sosta e mobilità urbanadigitalizzazione, innovazione, connettività, inclusività: queste sono le parole chiave emerse dal Pdays – Mobilità e Sosta 2024 di Firenze, appena concluso. L’evento ha attirato un numero elevato di presenze e continua, dopo quattro edizioni, ad attrarre amministratori pubblici, gestori, professionisti e concessionari del settore, stakeholder, associazioni e operatori dell’automotive. L’obiettivo comune è confrontarsi e promuovere il settore della sosta e della mobilità urbana a livello nazionale e internazionale.

Alessandro Labellarte, Presidente di AIPARK – Associazione Italiana Operatori Sosta e Mobilità, ha commentato: “Da queste due giornate emerge chiara la consapevolezza dell’esigenza di un cambiamento profondo, capace di dare risposte ad alcuni dei grandi temi del nostro tempo: la congestione urbana, l’inquinamento, l’accessibilità e l’inclusione sociale. Ovviamente ciò sarà tanto più possibile quanto il processo di digitalizzazione della sosta sarà rapido.”

Emergenza sosta in italia: i numeri

L’Osservatorio AIPARK, integrando i propri dati con quelli provenienti da altre fonti, rileva che l’Italia è al top della classifica europea per numero di autovetture: 690 ogni 1.000 abitanti, contro una media Ue di 560. Circa il 30% del traffico urbano è generato da veicoli in cerca di parcheggio, una cifra enorme se si considera che il 75% della popolazione europea vive nelle città. Il tempo medio di ricerca del parcheggio è di 15 minuti al giorno, che sale fino a oltre il doppio in Italia. Nonostante questi disagi, il 76% degli italiani continua a spostarsi in macchina.

Per correggere questo squilibrio, l’Osservatorio AIPARK calcola che sarebbe necessario aggiungere oltre 670.000 posti (su strada o in struttura), corrispondenti a una fila ininterrotta di automobili lunga 3000 km. Prendendo come campione alcune grandi città, a Roma mancano oltre 200mila posti, a Napoli oltre 65mila, a Torino oltre 35mila, a Milano oltre 31mila e a Genova oltre 31mila. Le città europee più infrastrutturate dispongono mediamente di un posto auto ogni 10 residenti.

Trasformazione delle strutture di sosta in hub urbani

Uno stallo di sosta per i veicoli, se in sintonia con le molteplici esigenze polifunzionali delle aree urbane, incide sulla qualità della vita dei cittadini e riflette la trasformazione in atto nelle città. Laurence A. Bannerman, Segretario Generale AIPARK, ha commentato: “La soluzione all’emergenza è quindi una politica integrata della mobilità urbana che veda le aree di sosta come strumenti cardine per ridurre la congestione, progettare la riqualificazione urbana, incentivare l’uso di forme alternative di trasporto e ridurre l’inquinamento.

L’innovazione digitale consente oggi nuove configurazioni delle infrastrutture di sosta in Hub Urbani, rendendoli più smart, convenienti, efficienti e adattabili alle esigenze degli utenti e delle città. Il Pdays 2024 ha evidenziato un significativo coinvolgimento diretto di enti pubblici nazionali e territoriali, confermando una migrazione verso un modello virtuoso di collaborazione tra settore pubblico, imprese e operatori responsabili, superando le fragilità e le vulnerabilità delle passate pianificazioni.

 

Redazione Fleetime

 

Fonte press AIPARK