Stop Diesel Euro 5

In Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, dal lunedì al venerdì fino alle 18:00, quasi un milione di auto e furgoni immatricolati tra il 2009 e il 2015 non potranno più circolare. Un conto alla rovescia che impone nuove scelte di mobilità.

Stop Diesel Euro 5 – il conto alla rovescia è iniziato. Dal 1° ottobre 2025, una nuova, significativa restrizione alla circolazione colpirà milioni di veicoli diesel Euro 5 in quattro delle regioni più densamente popolate e industrializzate d’Italia: Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Un provvedimento volto a migliorare la qualità dell’aria nelle “zone di salvaguardia”, ma che avrà un impatto diretto sulla quotidianità di innumerevoli pendolari, famiglie e piccole imprese.

I Dettagli del Blocco: Chi, Quando e Dove

La misura, già prevista da tempo ma ora imminente, prevede il divieto di circolazione per i veicoli diesel Euro 5 (generalmente immatricolati tra il 2009 e il 2015, ma è sempre consigliabile verificare sul libretto di circolazione la classe ambientale del proprio mezzo).

Il blocco sarà attivo:

  • Dal lunedì al venerdì
  • Dalle ore 8:30 alle ore 18:00
  • Per circa sette mesi, tipicamente fino al 31 marzo o al 30 aprile dell’anno successivo (salvo proroghe o sospensioni legate alla qualità dell’aria).

Le aree interessate sono quelle all’interno delle cosiddette “Zone Gialle” o “Fasce 1” (per la Lombardia), ovvero i centri urbani e le aree più densamente popolate delle regioni del Bacino Padano, storicamente più soggette al superamento dei limiti di inquinamento.

Perché questo Blocco? La Lotta all’Inquinamento Atmosferico

La decisione di bloccare i diesel Euro 5 non è arbitraria, ma scaturisce dalla necessità di rispettare gli stringenti limiti imposti dall’Unione Europea sulla qualità dell’aria, in particolare per la riduzione di PM10 (polveri sottili) e NOx (ossidi di azoto). Le regioni del Bacino Padano sono tra le più critiche in Europa per la concentrazione di questi inquinanti, e i veicoli diesel, pur avendo fatto passi avanti con gli Euro 5, contribuiscono ancora significativamente alle emissioni nocive, specialmente nei cicli urbani. L’obiettivo è tutelare la salute pubblica e evitare pesanti sanzioni da parte dell’UE.

L’Impatto: Una Sfida per Cittadini e Imprese

Si stima che quasi un milione di veicoli possano essere coinvolti da questa restrizione. Per molti, l’auto Euro 5 è ancora un mezzo affidabile, spesso la seconda auto di famiglia o il veicolo principale di piccole attività. Il blocco imporrà:

  • Necessità di Sostituzione: Per chi non può fare a meno dell’auto in quelle fasce orarie e giorni.
  • Modifica delle Abitudini: Utilizzo dei mezzi pubblici, car-sharing, o cambio di orari per evitare il blocco.
  • Costi Aggiuntivi: Per l’acquisto di un nuovo veicolo o per l’adattamento della mobilità.

Le PMI e i professionisti (artigiani, commercianti, agenti di commercio) che utilizzano veicoli diesel Euro 5 per le consegne o gli spostamenti lavorativi saranno particolarmente colpiti, dovendo ripensare la propria logistica.

Le Soluzioni e gli Incentivi: Cosa Fare Ora

Di fronte a questa scadenza, è fondamentale agire per tempo. Diverse regioni e il governo stanno mettendo in campo (o hanno annunciato) misure di supporto:

  • Incentivi all’Acquisto: Verificare i bonus statali (Ecobonus) per l’acquisto di veicoli elettrici, ibridi o a basse emissioni, e gli eventuali incentivi regionali specifici, spesso cumulabili.
  • Sistemi “Move-In”: In alcune regioni (Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna), è attivo il sistema “Move-In” che permette ai veicoli soggetti a limitazioni di circolare per un determinato chilometraggio annuo. È un’opzione per chi usa l’auto sporadicamente nelle zone a traffico limitato, ma non risolve il problema per un uso quotidiano e intensivo.
  • Potenziamento del Trasporto Pubblico: Le amministrazioni locali sono chiamate a potenziare le reti di trasporto pubblico per offrire valide alternative.
  • Noleggio a Lungo Termine: Per le aziende e i professionisti, il noleggio a lungo termine di veicoli Euro 6, ibridi o elettrici rappresenta una soluzione flessibile e fiscalmente vantaggiosa per rinnovare la flotta senza immobilizzare capitali.

 

Redazione Fleetime

 

Fonte Accordi di Bacino Padano di singole Regioni