il Manager considera nella Flotta molto più il “TCO” ed i costi commerciali sottovalutando quelli derivanti dai rischi connessi. Molto spesso questi ultimi sono molto più gravosi dei primi, e le Flotte hanno un ruolo importante nella sicurezza stradale

Fleet e sicurezza – Maggio 1999 : con la Legge n.144 si inaugurava il P.N.S.S. (Piano nazionale della sicurezza stradale), con un obbiettivo importante ridondato in questo 2020 circa la riduzione al 50% dei decessi registrati nel 2010 nonchè l’incremento della sicurezza per bambini, pedoni e ciclisti, utenti a due ruote a motore e utenti coinvolti in incidenti stradali.

Tra il 1999 ed il 2020 gli anni di crisi hanno ridotto in modo anomalo volumi di auto vendute ed il monte chilometri usualmente percorso dal Parco auto circolante in Italia, ecco perché in molti periodi esaminati si è registrato un calo dei sinistri e dei decessi. Tutt’altro che rassicurante invece il ri-allungamento dell’età media del Parco Auto, unito ad un Trend altalenante di aumento del costo annuo di manutenzione e del fatturato del settore Aftermarket.

I mezzi “Fleet” sono più giovani della media nazionale?

Dalla fine della crisi in poi, il peso dell’auto aziendale nei volumi di immatricolato annuo è cresciuto fino a diventare oggi più significativo del mercato Privato, grazie al ritorno a cicli di sostituzione programmata sostenuta dal Noleggio, dagli Iperammortamenti e dagli Incentivi, della relativa “ripresina” economica. Per questo l’età media del parco Auto aziendale e Partite Iva, senza considerare gli LCV, è decisamente più bassa dell’immatricolato degli automobilisti Privati.

L’auto aziendale, dunque, anche rispetto alle strategie del P.N.S.S. e degli obbiettivi 2020, ha senza dubbio garantito al trasporto nazionale l’incremento dei valori di sicurezza, di aggiornamento tecnologico, di cura manutentiva e rispetto ambientale attraverso l’attività ed il ricambio del Parco Auto circolante; e più importanti dunque sono stati sinora i vantaggi “Sociali” che il trasporto aziendale ha potuto diffondere lungo le strade di ogni giorno con l’attenzione dedicata agli Utilizzatori delle Flotte destinatari di Corsi di Guida Sicura, informazioni per una guida attenta al risparmio ed all’ambiente.

Fleet e sicurezza : cosa si è fatto, cosa resta da fare

Il binomio Fleet e Sicurezza, tuttavia, non si chiude con questo quadro. Perché all’orizzonte si delineano le problematiche per il Fleet manager legate sia a riferimenti normativi del passato (vedi ad esempio l’applicazione in Flotta del D.Lgs. 81/2008) sia agli scenari futuri (il rischio elettrico nelle “full” ed Ibride, la dotazione ADAS in Flotta, la Guida autonoma, il benessere psicofisico degli Utilizzatori di Flotta, il rapporto tra Privacy e controllo degli stessi Utilizzatori.

E nel corso di alcuni articoli, prendendo in esame:

il riferimento normativo del D.Lgs. 81/2008, (e parzialmente il D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106);

il Decreto Ministero della Salute 3 Febbraio 2016 (Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 41 del 19/02/2016);

il Decreto Ministero dei Trasporti 22/12/2015 (con cui l’Italia ha recepito la Direttiva 2014/85/UE e le modifiche della Direttiva 2006/126/CE);

ed infine il contesto normativo più ampio relativo alla Privacy ed al trattamento di dati sensibili;

Insomma, dalla analisi scalare e progressiva di questi ambiti normativi applicati alla Flotta cercheremo di costruire un percorso razionale di procedure e soluzioni di valutazione e prevenzione dei rischi connessi all’uso di auto di Flotta. Tutto questo, chiaramente, per rinforzare quel binomio “Flotte e Sicurezza” già ben rappresentato dalle Auto Aziendali.

Redazione Fleetime