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Milano, 15 luglio 2016 – La mobilità del futuro avrà connotati ancora non definiti ma che rappresenteranno una sfida per il comparto assicurativo. Sfida che le compagnie intendono cogliere andando incontro ad uno sviluppo tecnologico in grado di migliorare le condotte di guida e la predittività degli eventi. Ogni persona ha, nell’affrontare la strada, un diverso atteggiamento rispetto al rischio. Nei giovani questo si traduce in trasgressione fino alle estreme conseguenze. Le nuove tecnologie telematiche (le Scatole Nere) possono già oggi fornire un supporto alla rilevazione diretta di comportamenti di guida che potenzialmente potrebbero essere pericolosi per la propria incolumità o per quella altrui, consentendo un intervento preventivo in grado di evitare un potenziale incidente. Ecco allora che il Progetto Guida Sicuro, promosso da Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale in collaborazione con Viasat, si propone di sperimentare una soluzione in grado di fornire in tempo reale informazioni preventive agli automobilisti sulla rischiosità delle diverse direttrici stradali, in funzione di una serie di fattori come traffico, limiti di velocità, condizioni ambientali e metereologiche, strade pericolose (Red Point) e tratte ad alto rischio incidenti (BlackPoint ANIA/Viasat). Sarà anche condotto un lavoro di correlazione tra profili psicologici dei guidatori e stili di guida registrati dai sistemi Viasat, installati a bordo delle auto partecipanti alla sperimentazione, realizzato in collaborazione con la Facoltà di Psicologia dell’Università La Sapienza. Ciò consentirà di valutare come gli atteggiamenti nei confronti delle norme stradali, le caratteristiche emotive come ansia e rabbia, la bassa percezione del rischio, aspetti di personalità e altro, possano predire realmente comportamenti di rischio. Per la realizzazione di questa sperimentazione, la Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale mette a disposizione dei partecipanti, gratuitamente per tre anni, 380 sistemi Viasat sosCall 2.2, con l’obiettivo di fare prevenzione e di accostare la valutazione di profili psicologico/comportamentali con gli atteggiamenti di guida registrati direttamente durante l’uso del veicolo. «Questo progetto – spiega Umberto Guidoni, Segretario Generale della Fondazione ANIA – rappresenta la perfetta sintesi tra tradizione e innovazione, tra tecnologia e comportamento umano. Ogni persona ha, nell’affrontare la strada, un diverso atteggiamento rispetto al rischio, dato non solo dall’ambiente socio culturale in cui vive, ma anche dal proprio profilo psicologico. Con questo progetto la Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale vuole mostrare come sia possibile usare la tecnologia per fare prevenzione e per educare chi per indole o età tende a considerare la guida come una forma di trasgressione che non presenta mai il conto». «L’obiettivo oggi – ci dice Domenico Petrone, Presidente di Viasat Group – è mettere a fattore comune non tanto il dispositivo telematico fine a se stesso, ma i servizi a valore aggiunto che si possono offrire ai clienti in termini di sicurezza attiva (allarmi automatici in caso di crash o furto) e di informazioni predittive per ridurre il rischio d’incidenti in un’ottica di prevenzione e protezione a 360 gradi».

 

Fonte – Ufficio stampa Viasat

Redazione Fleetime.