5G

La connettività totale in movimento sta diventando realtà!

5G Drivers Smartworkers – Gli investimenti delle Case Madri sono ormai proporzionali a quelli delle Internet Companies in Infrastrutture e Software di supporto. Eppure pochi ancora si rendono conto che nella loro vita gli Utilizzatori di Flotte sono dei veri e propri sistemi di comunicazione e gestione Dati in mobilità totale. Il sistema normativo è adeguato a questa profonda trasformazione del ruolo del Driver?

Le Flotte sono state allo stesso tempo le vittime e le protagoniste dell’emergenza sanitaria. Nel mentre il Lockdown ed il blocco del traffico merci e persone riducevano le attività “Core” dei Parchi Auto, dall’altro lato il Delivery su Ruote viveva il suo sviluppo più vertiginoso che mai : merci, fermaci, dispositivi sanitari sono stati venduti e consegnati tramite servizi di trasporto su ruote, in supplenza dei classici negozi fisici.

A fronte di questo, anche dentro al mondo delle Flotte si è consumata una piccola rivoluzione: la diffusione del protocollo 5G nelle Reti di comunicazione e processo di Dati ha coinvolto massicciamente le Auto Aziendali, da sempre dei vettori non solo di beni fisici ma anche di
flussi di dati in entrata ed uscita dall’ICT delle auto; ed allo stesso tempo le conseguenze socioeconomiche del COVID-19 hanno completamente trasformato il rapporto logistico e fisico tra Imprese e lavoratori.

Oggi tutto fa “SmartWorking” : il professionista sempre meno statico nel suo ufficio, il dipendente classico che con apposite credenziali accede al Server aziendale da casa, ed infine gli estremisti della mobilità – gli operatori del Delivery – per i quali non esiste alcuna concessione a luoghi fisici fissi. In mezzo insistono appunto i c.d. “Drivers”, per i quali vige un contesto oggi decisamente trasformato. Eppure in pochi oggi individuerebbero gli Utilizzatori di Flotta in qualcosa di diverso dagli Smartworkers : il semplice fatto che siano lavoratori in movimento li rende concettualmente assimilabili, ma non è così.

SmartWorkers : Utilizzatori, ma non Custodi

Perché se da un lato il lavoratore autonomo è un soggetto tenuto ad organizzare autonomamente la sua struttura operativa, sede compresa; e dall’altro lato lo Smartworker è in sostanza un lavoratore stanziale che in un tempo determinato o meno deve svolgere il suo lavoro distaccato dalla Sede fisica del suo Datore di lavoro mediante protocolli e modalità operative che servono esclusivamente ad uso e nel tempo inquadrato dall’accordo tra Datore e Lavoratore.

In tutto questo le prime due categorie sono da un lato o custodi in proprio (Lavoratori Autonomi e Liberi Professionisti) della dotazione strumentale e dei supporti utili allo svolgimento delle attività; oppure come nel caso dei Dipendenti in remoto, vige un rapporto implicito di
utilizzazione strumentale vincolata dei supporti aziendali in dotazione, siano essi beni fisici o software o accessi dedicati a Server e piattaforme aziendali.

Concludendo, all’opposto di entrambe le categorie sopra indicate, con gli operatori del Delivery che in estrema sintesi operano con i supporti fisici ed informatici delle Aziende mandanti esclusivamente in modalità passiva, ovvero “Top – Down”, assolvendo schematicamente a
direttive aziendali impartite di volta in volta.

I Drivers sono anche i custodi dell’Infrastruttura aziendale?

Diversa è, almeno in concetto, la responsabilità che possono avere con il patrimonio tecnologico delle Imprese Fleet i Drivers, cioè gli Utilizzatori del Parco Auto aziendale, soprattutto in ambito di promozione ed intermediazione commerciale (Area Managers, Direttori commerciali, ma anche operatori del Delivery espresso professionale) che alla guida del veicolo aziendale svolgono – per mansione aziendale – operazioni complesse (Authority di processo commerciale ed industriale, incassi, Firme Digitali, trasmissione Dati sensibili e Documentazioni, Telemarketing), e che per poterle processare utilizzano i supporti ICT interni alla loro vettura.

Per loro la cosidetta de-materializzazione delle sedi fisiche ed il passaggio massiccio allo Smart Working non è una operazione indifferente, poiché nella localizzazione da remoto di parte del Personale aziendale si può essere verificata la moltiplicazione delle intercomunicazioni funzionali, oppure al contrario l’indebolimento dei protocolli di sicurezza del server aziendale, con tutti i rischi del caso.

In pratica, non si considera mai con la dovuta attenzione che sempre più le auto aziendali, con la dotazione ICT disponibile, sono diventate delle vere e proprie periferiche ambulanti dei Server Aziendali, e pur con tutta la prudenza del caso sono una potenziale fonte di rischio per l’integrità dei dati aziendali.

Allora, sarà forse il caso che, da parte prima di tutto del Management aziendale e poi da parte del sistema di legge, si comincino a considerare i Drivers piu’ che degli SmartWoerkers semplici, delle vere e proprie Filiali Mobili dell’Impresa Fleet, con tutte le attribuzioni di responsabilità operativa connesse; ma anche con i relativi riconoscimenti giuridici a tutela.

 

 

 

 

 

Redazione Fleetime