Riduzione Gas effetto serra

Per contenere l’aumento della temperatura, le auto devono ridurre le emissioni di gas ad effetto serra. Ma come? Promuovendo il passaggio ai veicoli elettrici, ma anche ottimizzando e prolungando la durata di vita delle batterie.

Riduzione Gas effetto serra – Dieci anni fa, il Gruppo Renault è stato il primo costruttore automobilistico a scommettere sull’economia circolare e sui veicoli elettrici. Oggi, i risultati sono all’altezza della scommessa, dato che, in particolare, è diventato numero 1 dei veicoli elettrici in Europa e vanta una posizione di leader dell’economia circolare con la Re-Factory di Flins. Agire su tutto il ciclo di vita della batteria passa da un’accelerazione dello sviluppo delle batterie più performanti e a basso tenore di carbonio, ma, prima del riciclo, c’è una fase non trascurabile: quella del riutilizzo o del ricondizionamento.

Le batterie si considerano usate, quando lasciano il veicolo a fine vita. Eppure, sono ancora ampiamente sufficienti per applicazioni meno impegnative in termini energetici. È qui che intervengo io, come integratore specializzato nel ricondizionamento” – dichiara Yann LELONG, Direttore di GREEN-VISION.

Riduzione Gas effetto serra – a ognuno la sua riconversione

Consapevole del potenziale che possono offrire le batterie e delle virtù ambientali del ricondizionamento, Yann Lelong, ingegnere di formazione, appassionato di automobili, meccanica ed elettronica, si è specializzato nell’elettrificazione e nell’economia circolare. Con la sua start-up, Green-Vision, dà una seconda vita alle batterie dei veicoli elettrici per i clienti che vanno alla ricerca di soluzioni compatibili con i loro utilizzi … e valori.

La partnership con MOBILZE gli consente di riutilizzare le batterie usate dei veicoli elettrici Renault che, dopo circa un decennio di leale ed onorato servizio, entrano in una nuova fase. Non possono più alimentare i veicoli, ma possono essere destinate ad atri usi. Ed è qui che cominciano una nuova vita … perché hanno una capacità ancora ampiamente sufficiente per la riconversione di loro scelta!

“Come integratori, smontiamo i componenti delle batterie originali per riassemblare nuovi pack. Sembrano mattoncini di LEGO che rimettiamo insieme con nuovi pesi e nuovi voltaggi, a seconda delle esigenze dei clienti. Questa è la magia della seconda vita.” 

Riduzione Gas effetto serra – dai motorini per le consegne delle pizze ai Food-Truck

Riduzione Gas effetto serra 2021

Quanto sono varie le nuove vite! Le batterie possono, ad esempio, alimentare i veicoli a due ruote: biciclette a pedalata assistita, motorini per la consegna delle pizze oppure anche la moto che ha battuto ogni record di velocità. Tutto è possibile, anche la performance, con le batterie di seconda vita!

n altro esempio è il food-truck basato su Master Z.E., un’unità di ristorazione mobile a zero emissioni, sia per il motore che per la cucina. La grande potenza elettrica necessaria per alimentare piastre, saladette, tostapane e friggitrici è, infatti, erogata dalle batterie di seconda vita e dai pannelli solari. Non c’è più bisogno di collegarsi alle prese elettriche né ai gruppi elettrogeni, rumorosi e maleodoranti, per garantire un servizio non stop.

Le batterie di seconda vita possono essere utili anche per il trasporto dei prodotti farmaceutici, come i vaccini, per i quali la temperatura di stoccaggio deve essere assolutamente stabile e controllata. Quando l’autista spegne il motore del veicolo per fare la consegna, la produzione del freddo si interrompe. Invece, le batterie di seconda vita continuano a fornire l’energia necessaria affinché la catena del freddo non ne sia influenzata, anche se il motore è spento.

Insomma, c’è ancora tutta una vita prima del riciclo, che non è affatto trascurabile!

 

 

 

Redazione Fleetime

 

 

Fonte press Renault