Accordo UE nuovi target emissioni CO2

Nell’attesa di incontrare il nuovo Esecutivo, ANFIA ribadisce la necessità di adottare un approccio pragmatico e solerte nello stimolare ancora di più investimenti e riconversioni produttive delle imprese, per salvaguardare competitività e posti di lavoro

Accordo UE nuovi target emissioni CO2 – Il non inaspettato accordo raggiunto tra le istituzioni europee nella serata del 27 ottobre sui nuovi target di emissioni di CO2 (-100% rispetto ai livelli del 2021) di auto e veicoli commerciali leggeri al 2035 – la prima intesa del pacchetto normativo Fit for 55 – richiede ora alla filiera automotive italiana e all’intero sistema Paese un rapido ed effettivo cambio di passo.

Chiediamo al governo di riprendere al più presto il confronto con la filiera automotive per identificare ulteriori strumenti volti ad ampliare le possibilità delle imprese di avviare investimenti e riconversioni produttive, negoziando nuovi strumenti a Bruxelles, se necessario, perché in particolare il quantum minimo dei contratti di sviluppo rischia di escludere dal sostegno pubblico molte PMI, cuore del tessuto industriale del nostro Paese.

Accordo UE nuovi target emissioni CO2

A livello europeo, sono prioritarie l’attuazione di una politica energetica che permetta di generare energia elettrica al 100% da fonti rinnovabili entro il 2035 e la definizione di un piano strategico per la localizzazione in Europa le attività della filiera delle batterie per veicoli elettrici a monte delle gigafactory (come il trattamento termico e chimico dei precursori per trasformarli in catodi/anodi), ad oggi una prerogativa quasi unicamente cinese, così da evitare una svantaggiosa dipendenza dalla Cina, già leader nell’estrazione dei metalli e nella loro raffinazione.

Lo sviluppo infrastrutturale, con target vincolanti per i singoli Stati membri, è un’altra fondamentale condizione da realizzare per garantire ai consumatori una capillare fruibilità, oltre che l’accessibilità economica, dei veicoli a zero emissioni, salvaguardandone il diritto alla mobilità.

Tutti gli stakeholder coinvolti sono chiamati ora a fare la propria parte per mantenere ed accrescere la competitività internazionale della manifattura europea. ANFIA proseguirà con responsabilità e serietà il suo impegno quotidiano a sostegno delle imprese della filiera automotive per gestire in modo proattivo questa transizione epocale, certa che le istituzioni nazionali faranno altrettanto per mantenere alta la competitività del sistema Paese.

 

 

 

Redazione Fleetime

 

 

Fonte press ANFIA