Distributore di biocarburante

Prolungare la vita del classico motore intervenendo sui Carburanti, con diverse soluzioni allo studio, alcune già previste ed altre destinate al prossimo futuro. Un confronto con la prossima normativa Euro 7.

Auto biologicheIndietro non si torna, questo è il diktat delle Istituzioni europee e mondiali. Verso la mobilità sostenibile e verso la de carbonizzazione, anche se probabilmente la crisi pandemica ed economica sta ammorbidendo di parecchio il calendario a tappe forzate che ci si era illusoriamente imposti precedentemente.

Ma il piano di salvaguardia per il classico motore endotermico sta dimostrando inequivocabilmente tre cose. La prima è che la via elettrica alla mobilità sostenibile non è totalitaria neppure nelle scelte delle Case Madri, che pure si sono tutte auto dichiarate pronte alla svolta elettrica.

La seconda è che l’unica risorsa per rendere più ecocompatibile il classico ciclo di combustione non è il solo Gas, e vedremo la serie di proposte. La terza è che preservare la vita dell’endotermico per molti Brand significa mantenere anche il proprio stesso valore patrimoniale, anche per quanto riguarda il costruito storico.

Auto biologiche

Auto biologiche – Bio Etanolo e BioGas stessa madre, i rifiuti per figli diversi

Dalla trasformazione del ciclo dei rifiuti organici derivano due prodotti finiti già oggi in uso comune, il Biogas ed il Bioetanolo. Il primo deriva dalla trasformazione di scarti biologici generici, il secondo dal trattamento prevalente di scarti dell’agricoltura vitivinicola.

Nel trattamento di rifiuti e fanghi per la trasformazione in Biometano e BioLGN per autotrazione l’Italia è ai primi posti nel mondo, contribuendo alla riduzione delle emissioni carboniose ed al raggiungimento della soglia più alta di autosufficienza energetica.

Il Biogas consiste in una miscela di gas prodotti durante il processo di digestione anaerobica di diversi substrati organici derivati dal trattamento rifiuti, liquami, fanghi, e scarti dell’agroindustria. Il Biometano in particolare è di questi il gas che contiene prevalentemente metano perché il biogas di origine è sottoposto a processo di “upgrading” che porta la concentrazione di metano CH 4 a valori superiori del 95%.

Il biometano immesso nel mercato dei trasporti è incentivato dal Decreto Interministeriale 2 Marzo 2018 tramite il rilascio al produttore di Certificati di immissione in consumo di biocarburanti con un valore di €375,00 per ogni 10 GCal di energia; valore che rimarrà invariato per i primi 10 anni, per poi adeguarsi alle evoluzioni di mercato.

L’addizione di Biometano nelle reti di distribuzione di Metano classico è un progetto in via di definizione, mentre l’uso diretto di GNL per autotrazione è attualmente già presente nel mondo dei Truck. In buona sostanza la surroga del Gas rinnovabile nel ciclo di combustione classico rispetto al combustibile fossile petrolifero è di già una opzione percorribile.

 

 

 

 

Redazione Fleetime