Crisi mercato auto

La crisi del settore auto prosegue, segnali deboli di ripresa per alimentazioni alternative.

Crisi mercato auto – il mercato automobilistico italiano si avvia verso la chiusura del 2024 con numeri poco incoraggianti. A novembre, le immatricolazioni hanno segnato un calo del 10,8% rispetto allo stesso mese del 2023, scendendo a 124.251 unità contro le 139.319 dell’anno precedente. Questo dato porta il totale degli undici mesi a 1.452.973 immatricolazioni, praticamente in linea con il 2023 (-0,2%), ma con segnali di preoccupazione diffusa per il settore.

Performance delle Alimentazioni: tra cali e qualche spiraglio

Le auto a benzina registrano un calo del 12,7% nel mese, con una quota di mercato del 27,5%, mentre il diesel subisce una contrazione ancora più netta (-21,3%), attestandosi al 12,6%. Nel cumulato, le auto a benzina crescono del 2,9% (quota 29,3%), ma quelle diesel continuano a cedere terreno, con una flessione del 21,6% e una quota ridotta al 13,9%.

Le ibride mild e full si dimostrano relativamente stabili a novembre (-0,4%), mantenendo una quota del 42,3%, e segnano un aumento del 10,1% nel cumulato (quota 40%). Tuttavia, i modelli ricaricabili (BEV e PHEV) faticano: le vendite scendono del 23,3% nel mese, con una quota dell’8,4%, e del 12,7% nel cumulato, riducendo la loro presenza al 7,4% del mercato.

Focus su GPL e Metano

Le auto a GPL, che rappresentano il 9,1% delle immatricolazioni di novembre, calano del 17,5% ma crescono del 2,5% nel cumulato. Per il metano, invece, la situazione è drammatica: a novembre non è stata immatricolata alcuna vettura, segnalando una crisi strutturale per questa alimentazione.

I modelli più venduti

Nonostante la crisi generale, Fiat Panda, Lancia Ypsilon e Fiat 500 ibride mantengono una forte presenza tra i modelli più richiesti, così come Jeep Avenger e Fiat 500 tra le elettriche. Peugeot 208 si afferma come una delle poche auto straniere a figurare nella top ten.

Con queste tendenze, il 2024 si chiuderà a circa 1,55 milioni di immatricolazioni (-1% rispetto al 2023), evidenziando la necessità di strategie innovative per rilanciare un settore in difficoltà.

 

Redazione Fleetime

 

Fonte press ANFIA