Elettrificazione automotive: l’Italia in ritardo agli obiettivi 2030
A giugno le immatricolazioni delle auto totalmente elettriche sono state 6.190, l’11,9% in meno rispetto allo stesso mese del 2021. Il dato pesa sull’indice che tra aprile e giugno si è attestato a 46,8
Elettrificazione automotive – L’Italia è in ritardo all’appuntamento con gli attuali obiettivi per il 2030 e la marcia verso la preparazione del nostro Paese al grande cambiamento, richiesto dall’elettrificazione del settore automotive, ha subito una battuta d’arresto nel 2022, rispetto ad un 2021 in crescita.
Questo è quanto racconta il BEV – Italy Progress Index, l’indice trimestrale realizzato da Quintegia. L’analisi prende in considerazione tre componenti principali:
- il parco circolante BEV (Battery Electric Vehicle),
- le immatricolazioni BEV (Battery Electric Vehicle) trimestrali
- le infrastrutture di ricarica elettrica, quest’ultime valutate per diffusione e potenza di erogazione.
Elettrificazione Automotive
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Entrando nei dettagli si evince che i numeri relativi alle immatricolazioni non sono sufficienti per tenere il passo necessario a raggiungere gli attuali obiettivi per il 2030. Le BEV attualmente in circolazione sulle strade italiane sono poco meno di 150.000, il 3,7% di quelle che gli attuali obiettivi vorrebbero per il 2030.
Sembrano iniziare ad avere effetto gli incentivi introdotti a maggio sulle vetture a basse emissioni, con un aumento delle immatricolazioni rispetto ai primi mesi dell’anno. Se i fondi per la fascia 61-135 g/km sono andati esauriti già prima della metà di giugno, per le auto ibride plug-in e per quelle totalmente elettriche rimane ancora una disponibilità molto elevata.
A giugno le immatricolazioni di vetture totalmente elettriche sono state 6.190, l’11,9% in meno rispetto allo stesso mese del 2021. Risultato comunque in ripresa rispetto al -19,1% registrato nei primi cinque mesi del 2022. La quota di mercato delle BEV (Battery Electric Vehicle) a giugno torna ad essere di poco inferiore al 5% sul totale delle vetture immatricolate. Grazie agli incentivi cresce il canale privati, responsabile negli ultimi 2 mesi del 48% delle immatricolazioni BEV (Battery Electric Vehicle), contro il 34% del periodo gennaio-aprile.
Da questi risultati ne consegue un calo di punteggio della voce parco circolante, componente che non ha permesso a BEV-IPI di registrare una crescita significativa in questo trimestre.
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