Eurotribuna politica

A #FORUMAutoMotive la seconda Eurotribuna politica, il confronto con la filiera della mobilità e l’intervento del Ministro Pichetto Fratin Tema dell’incontro: “L’Unione fa la forza, oltre le ideologie”

Eurotribuna politica – ieri pomeriggio, sotto i riflettori dell’evento promosso da #FORUMAutoMotive, l’arena politica europea e i protagonisti dell’industria automobilistica hanno dato vita a un confronto acceso sulla mobilità del futuro. Con il chiaro intento di superare gli steccati ideologici, Pierluigi Bonora, giornalista e promotore di #FORUMAutoMotive, ha lanciato la sfida a una visione più pragmatica e condivisa.

La discussione è stata introdotta da Dario Duse di AlixPartners, che ha sottolineato le sfide economiche che l’industria automobilistica deve affrontare, con una transizione verso i veicoli elettrici che rimane ancora un nodo irrisolto in termini di sostenibilità economica.

Il dibattito è stato aperto da Gianni Murano di UNEM e Francesco Naso di Motus-E, che hanno offerto due prospettive diverse sulle soluzioni per ridurre l’impronta carbonica della mobilità. Murano ha sottolineato l’importanza di un approccio olistico che integri tutte le tecnologie disponibili, evidenziando le sfide finanziarie degli incentivi alle auto elettriche. Naso ha invece puntato i riflettori sull’inefficienza degli attuali incentivi, spingendo per una maggiore leva fiscale sull’elettrificazione aziendale e il noleggio.

La “Seconda Automotive Eurotribuna politica” ha visto affrontarsi le voci favorevoli e contrarie all’adozione esclusiva di veicoli elettrici entro il 2035, con un ruolo di rilievo assunto da Massimiliano Salini e Mariangela Danzì, che hanno sollevato le preoccupazioni geopolitiche e ambientali legate alla transizione.

Le posizioni politiche si sono ulteriormente cristallizzate con interventi come quello di Andrea Poggio di Legambiente, che ha denunciato la mancanza di politiche industriali efficaci per sostenere l’innovazione nel settore automobilistico italiano, mentre Carlo Fidanza ha auspicato un cambiamento di rotta nell’approccio regolamentare europeo.

La voce del settore automobilistico ha trovato spazio attraverso figure come Roberto Vavassori di ANFIA e Paolo Starace di UNRAE Veicoli Industriali, che hanno richiamato l’attenzione su una pianificazione a lungo termine e la necessità di politiche volte al ringiovanimento del parco circolante.

Un tocco di realismo è stato introdotto da Andrea Taschini, che ha evidenziato le sfide legate alla disponibilità di materie prime per la produzione di veicoli elettrici e l’impatto ambientale complessivo della transizione.

Da qui, il dibattito si è spostato sui meccanismi di incentivazione e la necessità di politiche energetiche mirate alla situazione nazionale, con contributi come quelli di Flavio Merigo su biometano e Roberto Scarabel sul noleggio di auto elettriche.

Infine, il ruolo delle energie alternative è stato messo in evidenza da figure come Maria Rosa Baroni, che ha sottolineato l’importanza di una transizione pragmatica verso il metano e l’idrogeno, e Cristina Maggi, che ha evidenziato il potenziale dell’idrogeno come vettore energetico complementare.

Il confronto si è chiuso con un monito di Andrea Arzà, che ha invitato a guardare oltre le soluzioni ideologiche e a considerare tutte le opzioni disponibili per una reale decarbonizzazione.

In definitiva, l’evento ha fornito uno spaccato vivido delle complessità e delle divergenze che caratterizzano il dibattito sulla mobilità sostenibile, sottolineando l’urgente necessità di un approccio pragmatismo e collaborativo per affrontare le sfide future.

 

 

Redazione Fleetime

 

Fonte press Catino&Giglio