Parole di pentimento quelle del presidente del gruppo francese rivolgendosi ai propri azionisti

Fusione FCA Renault – era la mossa giusta da fare, parole di rimpianto del manager della casa francese, un occasione difficile da riprendere, «la fusione avrebbe creato per la prima volta un campione europeo, ha spiegato Senard ai soci di Renault. Lasciando capire che il management del gruppo erano entusiasti dalla proposta di FCA. «Il cda era pronto a votare a favore» di un accordo che «offriva molti vantaggi per Renault». E che, secondo il manager, ne offriva anche per Nissan.

«Raramente ho visto nella mia carriera di industriale così tante sinergie positive che valorizzavano i gruppi», ha aggiunto. Rivelando che il ministro Le Maire «suggerì alcuni mesi fa di prendere contatto coi vertici di FCA». Una circostanza significativa, visto che di fatto è stato lo stesso Le Maire a chiedere ai suoi rappresentanti nel cda di prendere tempo la sera del voto.

Fusione FCA Renault – Scenario della proposta presentata da FCA

 

«Profondi cambiamenti sono in corso nell’industria automobilistica mondiale – ha detto – a cominciare dal rapido sviluppo di quella cinese, e il rischio di “tsunami” per l’industria “delle nostre regioni”.  Rivolgendosi alla platea di azionisti, Sénard si è convintamente espresso a favore della fusione con Fca,

nonostante il flop del progetto la settimana scorsa. “Quando affronti questa questione – ha dichiarato rispondendo alla domanda di uno dei diversi azionisti che lo hanno interrogato sulla vicenda – devi innanzitutto avere in testa il contesto di un’industria automobilistica” sottoposta ad “immense” sfide, dalle scelte strategiche alla tecnica, agli investimenti, consomme molto importantiper i prossimi anni.

Ma poi, ha proseguito, “c’è anche un altro elemento meno noto. E cioè che stiamo per fronteggiare un periodo in cui si verificherà una strutturazione piuttosto forte del mercato dell’auto, in particolare, l’evoluzione del mercato cinese. Negli ultimi anni – ha continuato il numero uno del marchio francese – questa evoluzione era latente ma non precisa, la vedevamo, ma con un certo scetticismo.

Oggi per lo scetticismo non c’è più spazio. Chiunque è stato al Salone di Shangai è tornato con sensazioni forti: l’industria cinese sta sbocciando ed è un’industria di buona qualità, a volte avanti in settori come il digitale. Non è un biasimo, è un fatto“.

 

 

 

 

Redazione Fleetime

 

Fonte SI