Guida autonoma, un altro ostacolo da superare per le auto super tecnologiche, neve e fango si vedrà, le buche le prendono tutti

Guida autonoma, la domanda è come si comporteranno durante le giornate nevose percorsi fangosi o nel bel mezzo di una giornata di pioggia intensa, è quanto emerge da una recente relazione del World Economic Forum e di Boston Consulting Group.

Entrambi affermano che le condizioni meteo possono influenzare e compromettere il corretto funzionamento dei sensori e degli altri sistemi che sono alla base del sistema di guida delle auto senza guidatore.

Il report, basato su  anni di sperimentazione, riporta la difficoltà di trazione delle ruote e ciò che percepiscono le telecamere e i sensori dalla strada. In realtà c’è una soluzione con costi elevati di sistemi sofisticati  potrebbero essere interessanti gli sviluppi di una soluzione sperimentale

proposta dalla società WaveSense che, applicando tecnologie di origine militare – ha dotato alcuni veicoli del Ground Penetrating Radar (GPR). Si tratta della scansione con radiazioni elettromagnetiche della situazione sotto alla vettura e sotto all’eventuale manto di neve e o di

fanghiglia. IL GPR non lavora in ‘diretta’ ma serve a completare con una vera e propria mappa del suolo la normale cartografia digitale che è alla base della guida autonoma, così da creare un algoritmo che aggiunge una quinta dimensione cioè quella del ‘sotto’ non visibile.

Guida autonoma fuori strada

Qualcuno in realtà sta già lavorando su sel drive totale, e questo qualcuno è Ford, brevettando il sistema di guida autonoma fuoristrada. Gli ingegneri di Dearborn hanno realizzato due brevetti, depositati, per la guida fuoristrada automatica. Senza pilota, adatta a pick-up, jeep, SUV, ma anche mezzi stradali.

Due sistemi per affrontare ostacoli e tratti difficili. Si tratta di una serie di sensori, anche di rilevamento ultrasonicovideocamereradar, e lidar (per determinare la distanza di un oggetto o di una superficie utilizzando un impulso laser). Ma ci sono anche strumenti classici per il

fuoristrada come misuratori di altezza dal suolo e sensori delle condizioni dell’asfalto, relativi e viscosità, ghiaccio e altro.

Se la strada è troppo rischiosa, i passeggeri scendono

C’è anche il calcolo del rischio. In caso di possibilità di ribaltamento, la vettura sarebbe in grado di proseguire da sola, comandata a distanza. Chiaro che questi sistemi, utili a gestire modalità di guida, sospensioni e altro, inizialmente sarebbero di supporto. Ma la strada verso la guida

autonoma su tutti i terreni pare davvero tracciata. E Ford, che proprio con l’F-150 ha il grosso delle sue vendite a livello mondiale, potrebbe trarne un vantaggio a medio termine.

Guida autonoma sulla neve, i finlandesi vanno a segno

Si chiama Martti, il prototipo realizzato da VTT Technical Research Center, superando test difficilissimi toccando addirittura i 40 km/h di velocità. La  robocar Martti è stata costruita sulla base di una Volkswagen Touareg dotata di intelligenza artificiale. Monta lo stesso software della

“compagna” Marylin, prototipo driverless testato dai ricercatori finlandesi in ambito urbano, modificato e “addestrato” per la guida su strade innevate. I ricercatori hanno istruito il computer per 24 ore, che si è “allenato” sulla neve, e poi hanno lanciato il test di guida autonoma,

ottenendo un risultato eccezionale: l’auto è stata in grado di riconoscere la strada ricoperta di neve, di circolare in maniera autonoma senza problemi di orientamento e di compiere anche qualche manovra, toccando la velocità di 40 km/h – un record mondiale non ufficiale come lo hanno definito gli autori del test, che avevano impostato questo come limite massimo in fase di sviluppo.

Guida autonoma, equipaggiamento

Martti è equipaggiata con telecamere, antenne, sensori e scanner laser come Marilyn, la differenza tra i due veicoli, progettati per scenari di guida differenti, è il numero e la posizione dei dispositivi. “Ad esempio, Martti ha tre scanner laser che rilevano l’ambiente solo davanti all’auto,

mentre la sua ‘consorte’ Marilyn ha due scanner davanti e uno rivolto all’indietro”, spiegano dal centro di ricerca finlandese. “Martti è stato progettato per condizioni climatiche impegnative e Marilyn brilla come regina delle aree urbane”, ha affermato il responsabile del progetto Matti

Kutila. I test si sono svolti sul tratto di “strada intelligente” di Muonio, una sezione della Main Road 21 che si estende per circa dieci chilometri, dotata di una tecnologia smart capace di fornire dati sulle condizioni meteorologiche stradali quasi in tempo reale. La strada è stata inaugurata a novembre 2017  e fa parte del progetto Aurora della Finnish Transport Agency.

 

 

 

 

Redazione Fleetime