Toyota, pronta per il 2021 la flotta datate di pilota automatico, di comune accordo la scelta dei operatori terzi per la gestione

L’ammontare dell’investimento di Toyota in Uber recita 500 milioni di dollari, l’azienda di trasporto privato che si occupa di nuove tecnologie di mobilità. Le due compagnie avevano già manifestato lo scorso febbraio l’intenzione di collaborare , annunciando l’obiettivo di lanciare un nuovo servizio di robo-taxi a guida autonoma.

“L’accordo è il primo di questo genere per Uber e segnala il nostro impegno a portate tecnologie di classe mondiale nel nostro network”, ha commentato il Ceo di Uber, Dara Khosrowshahi.

Quindi, a partire dal 2021 le tecnologie messe a punto dalle due aziende saranno installate su veicoli Toyota progettati proprio per la flotta di Uber: in altri termini, la Toyota Sienna (un minivan) sarà equipaggiata col pilota automatico di Uber nonché coi dispositivi di assistenza e sicurezza del colosso nipponico che vanno sotto il nome di “Guardian”.

Questi sistemi, spiega il ceo del Toyota Research Institute, Gill Pratt “monitoreranno l’ambiente del veicolo e la situazione in tempo reale, migliorando la sicurezza complessiva sia per il pilota automatizzato che per il veicolo stesso”. Un comunicato congiunto anticipa che i veicoli autonomi prodotti in serie saranno posseduti e gestiti da operatori terziscelti di comune accordo.

“Combinare gli sforzi con Uber, una delle maggiori compagnie a livello globale per quanto riguarda la condivisione del trasporto e la ricerca e sviluppo per la guida automatizzata potrebbe far avanzare ulteriormente il futuro della mobilità”, dichiara Shigeki Tomoyama, executive vice president di Toyota Motor Corporation e presidente di Toyota Connected Company.

“Questo accordo e questo investimento – dice il manager – segnano un importante pietra miliare nella nostra trasformazione in una ’mobility company’, dal momento che aiutiamo a fornire un percorso la crescita sicura e protetta dei servizi di mobilità”.

 

 

Redazione Fleetime