Frenata di emergenza automatica, dall’Ue ridurre le vittime della strada da distrazione

Frenata di emergenza automatica, sarà obbligatoria su tutte le auto immatricolate dal 2022, l’obbiettivo dell’Ue è ridurre tutti gli incedenti procurati da distrazione, questo è il contenuto della direttiva adottata oggi dalla Commissione per il mercato interno del Parlamento europeo che aggiorna l’attuale quadro normativo dell’Unione sulla sicurezza.

Secondo la Commissione  questo provvedimento contribuirà sensibilmente la sicurezza nelle strade, in particolar modo nei contesti urbani, dove si contano quasi il 40% di tutti i decessi causati da incidenti, con una divisione quasi equa tra automobilisti e pedoni.

Possiamo dire che il pacchetto sicurezza sulle auto non manca, e sempre più i costruttori sono chiamati a ridisegnare un prodotto seguendo lo stile in questo caso indisciplinato dell’automobilista. Tra le caratteristiche di sicurezza avanzata che diventeranno obbligatorie in tutti i veicoli: l’assistenza intelligente di velocità, il dispositivo in grado di riconoscere il respiro umano per rilevare la presenza o meno di alcol e l’avviso di attenzione in caso di sonnolenza.

È dal 2002, per esempio, che tutte le auto di nuova immatricolazione devono avere il doppio airbag anteriore, mentre due anni più tardi è stata la volta dell’Abs, il sistema che impedisce il bloccaggio delle ruote in frenata. Nel 2014, poi, è stato fatto un altro grande passo in avanti con l’obbligo congiunto di montare il controllo elettronico della stabilità (Esc) e i sensori per il monitoraggio della pressione dei pneumatici (Tpms). Dallo scorso anno, infine, tutte le nuove auto devono avere di serie la chiamata automatica di emergenza (eCall) che, in caso di incidente, manda un messaggio di allarme al numero unico europeo 112.

Come direbbe qualcuno – diciamocelo – sono tutti sistemi di tecnologia salva vita e non solo, perchè oltre a salvare la vita e di gravi o meno gravi incidenti, ci tiene lontani da tutto quello che ne consegue dopo. La proposta di salva vita (pacchetto completo) non riguarda solo le auto ma anche i veicoli commerciali leggeri, camion e autobus.

Tuttavia, non esiste una regolamentazione univoca e ogni costruttore fa le sue scelte in piena autonomia. L’intento dell’Unece ( Europa delle Nazioni Unite) è quello di avere una normativa comune fino ad almeno 60 km/h, rendendo la situazione uniforme nelle aree urbane

 

 

 

Redazione Fleetime