Texa propone la soluzione di car sharing aziendale, l’azienda veneta leader a livello mondiale nella progettazione e costruzione di strumenti diagnostici multimarca per l’automotive  si basa sulla scatola nera.

Consiste, di fatto, in un’integrazione della ben nota e premiata soluzione TMD (Texa Mobile Diagnostics) per il Fleet Management.

Texa Italia

“Per una certa tipologia di veicolo in pool, quando l’auto non è un benefit per il dipendente, le aziende cominciano a pensare al car sharing . Lo scopo del car sharing aziendale è ottimizzare l’utilizzo delle auto, affinché non vengano “catturate” dal singolo dipendente, che magari immobilizza l’auto un giorno intero per utilizzarla un’ora. Con i nostri sistemi di prenotazione e gestione si possono controllare di più questi veicoli”.

GESTIRE LE PRENOTAZIONI

Il primo step è creare un sistema di prenotazione dei veicoli. Commenta Algeri: “Le aziende più evolute hanno pensato di integrare la prenotazione con sistemi di telemobility istallati a bordo, in modo che si possa verificare l’effettivo uso della macchina tramite dati oggettivi”. L’evoluzione successiva è eliminare la figura di chi gestisce le prenotazioni, la classica guardiola con la raccolta delle chiavi. “Le chiavi rimangono sempre a bordo, il veicolo si apre tramite il badge del dipendente – illustra Algeri -. Il cuore del sistema è sempre la black box. Questo porta a un’ulteriore ottimizzazione dei costi perché così si può ridurre anche lo spazio adibito a piazzale e le vetture possono essere lasciate in luogo pubblico”.

I VANTAGGI

Andrea Algeri

Tra i vantaggi del car sharing aziendale vi è l’utilizzo più uniforme del parco auto. Il driver è indirizzato nelle sue scelte, in modo che non vengano guidati solo i modelli più popolari. Ribadisce Andrea Algeri di Texa: “Monitore l’utilizzo porta a una maggiore rotazione e saturazione del parco auto. Le automobili verranno infatti dismesse per usura e non per invecchiamento”.

Oltre a ciò, tramite la scatola nera si possono osservare anche gli stili di guida e adottare sistemi premianti per i driver migliori, anche in sede di prenotazione. “Si tratta di un tipo di lavoro quasi in logica Rent-a-car – spiega il direttore di Texa -, l’utente fa la prenotazione senza vedere l’auto ma ricevendo un ticket di prenotazione. Si fa un previsione di orario e, durante il viaggio, si può estendere o ridurre il tempo di prenotazione”.