Aftermarket auto

Nuovo studio ANFIA-Aftermarket: boom dell’e-commerce dei ricambi auto, che genera il 25% del fatturato. Considerando tutti i ricambisti, attivi e non nell’e-commerce, il valore si ferma al 15%.

Aftermarket Auto analisi 2023  – Nella mattinata di ieri, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della seconda edizione dello studio “Aftermarket e E-commerce. Gli acquisti online di Automobilisti e Ricambisti”. L’indagine, realizzata da ANFIA-Aftermarket in collaborazione con GiPA, si focalizza sull’analisi delle attività online di due gruppi distinti di utenti.

Per ottenere un quadro dettagliato, sono state condotte interviste CATI coinvolgendo 304 ricambisti, di cui 109 con forza vendita e 195 ricambisti/accessoristi. Parallelamente, attraverso interviste CAWI basate sul metodo GiPA, sono stati interpellati 16.000 automobilisti, di cui 4.005 coinvolti in attività di fai-da-te, profilati come potenziali acquirenti online. In aggiunta, è stata condotta un’analisi più qualitativa coinvolgendo una decina di importanti player del settore.

Davide Sassetti, Responsabile Area Mercato-Web di ANFIA-Aftermarket, ha dato il benvenuto istituzionale all’evento. A seguire, Marc Aguettaz, Managing Director di GiPA, ha presentato una sintesi dei contenuti dello studio, offrendo uno sguardo approfondito sugli approcci e i risultati emersi dall’indagine.

L’obiettivo principale di questo studio è fornire una panoramica completa e dettagliata sull’utilizzo dell’e-commerce nel settore automobilistico, offrendo insights preziosi sia per i ricambisti sia per gli automobilisti, delineando i trend e le opportunità emergenti in questo campo in continua evoluzione.

Davide Sassetti, sottolinea l’importanza di monitorare le tendenze degli acquisti online nel settore dei ricambi, coinvolgendo sia gli automobilisti (B2C) che gli operatori di settore (B2B). Questo secondo studio conferma l’incremento dell’e-commerce dei ricambi e l’investimento continuo dei ricambisti in questo canale. Nel B2C, gli acquisti online per auto occupano la settima posizione come categoria.

L’indagine, basata su un’analisi ‘aperta’, si distingue dalle transazioni interne tra produttori e distributori tramite strumenti di commercio elettronico chiusi (EDI). Lo studio mira a comprendere le dinamiche di un ambiente in cui tutti possono vendere e acquistare liberamente. Questo approccio è un passo significativo per esplorare le variazioni dell’e-commerce nel settore, evidenziando l’evoluzione e l’ampiezza delle opportunità nel mercato dei ricambi auto.

Aumento significativo dei ricambisti che vendono online (B2C), saliti dal 26% al 62% tra il 2020 e il 2022. Ma sebbene le vendite online siano in crescita, rappresentano solo il 15% del totale delle vendite dei ricambisti, con sfide nell’identificazione dei ricambi e la mancanza di interazione diretta.

 

Redazione Fleetime

 

Fonte press ANFIA