Filiera italiana Aftermarket indipendente: crescita solida
L’analisi del Politecnico di Torino rivela performance positive per distributori e ricambisti, nonostante il contesto economico.
Filiera italiana Aftermarket Indipendente – il settore dell’aftermarket indipendente in Italia sta vivendo un periodo di vigorosa crescita, registrando performance positive sia in termini di fatturato che di marginalità negli ultimi quattro anni. È quanto emerge da una dettagliata analisi economico-finanziaria presentata durante la prima giornata di Autopromotec 2025, alle Fiere di Bologna. Lo studio è stato realizzato dal centro di ricerca del Policlinico di Torino, in collaborazione con il suo spin-off Stardard and Testing.
Filiera italiana Aftermarket Indipendente, un settore resiliente e in evoluzione
“Vediamo un settore molto resiliente, vivacissimo, consistente e sicuramente con dei cambiamenti molto forti verso una crescente organizzazione, digitalizzazione e una crescente tensione dal punto di vista competitivo“, ha spiegato Silvano Guelfi, economista, docente e ricercatore del PoliTo, che ha coordinato l’analisi.
Guelfi ha sottolineato come tutti gli operatori stiano attivamente cercando sinergie, accordi e nuovi sviluppi, spesso con strategie differenti rispetto al passato. Questo dinamismo si riflette in una crescita che, sebbene coinvolga tutti, è particolarmente accentuata tra i “big” del settore.
Numeri che parlano chiaro: fatturato e marginalità
L’analisi ha messo in luce dati concreti:
- La marginalità commerciale media tra i principali distributori ha raggiunto il 26,3% nel 2023.
- Il margine operativo lordo si è assestato intorno al 6,5%. Guelfi ha notato come quest’ultimo dato tenda a soddisfare maggiormente le imprese familiari rispetto alle multinazionali.
- In termini di fatturato, i ricambisti mostrano una crescita superiore rispetto ai distributori, con gli operatori più grandi che stanno consolidando le proprie quote di mercato.
- La marginalità commerciale media tra i ricambisti supera addirittura il 32%.
“Nonostante una situazione del prodotto interno lordo che non brilla a livello italiano, la filiera continua a registrare dei segni positivi, in particolare per gli operatori che guidano il mercato“, ha ribadito Guelfi, evidenziando la forza intrinseca del settore.
Filiera italiana Aftermarket Indipendente – scenari futuri: ottimismo nonostante i cambiamenti
Guardando agli scenari futuri, l’ottimismo è palpabile. L’esperto non ha dubbi sulla consistenza del settore nei prossimi anni. La ragione è semplice: il parco auto circolante in Italia ha superato i tredici anni d’età media. Ciò significa decine di milioni di autovetture “anziane” che necessitano di interventi di manutenzione e riparazione sempre più importanti e frequenti.
Guelfi ha riconosciuto che il futuro porterà inevitabilmente un’evoluzione tecnologica, con la crescente diffusione delle auto elettriche e altre innovazioni. Tuttavia, ha concluso con una nota di fiducia: “La mobilità rimane e la necessità di rendere efficiente e sicuro il mezzo su cui si viaggia permarrà, quindi sono molto ottimista”.
L’aftermarket indipendente si conferma dunque un pilastro robusto dell’economia italiana, pronto ad affrontare le sfide tecnologiche mantenendo la sua centralità per la sicurezza e l’efficienza del parco circolante.
Redazione Fleetime
Fonte Blog Autopromotec
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