Nuove regole revisioni auto: controlli più frequenti e più severi
La proposta della commissione europea vuole auto più sicure e in linea con le tecnologie moderne.
Nuove regole revisioni auto – Il sistema delle revisioni auto in Europa potrebbe essere sul punto di cambiare radicalmente. Lo scorso 24 aprile, la Commissione Europea ha presentato una proposta di legge che punta a introdurre nuove regole e a rendere i controlli più stringenti e frequenti. Se ne è parlato ampiamente durante il convegno “Il futuro delle revisioni in Europa” alla 30esima edizione di Autopromotec 2025, la fiera biennale dedicata all’aftermarket automotive, in corso a Bologna.
Nuove regole revisioni auto, cosa potrebbe cambiare: l’età e la tecnologia
Le novità più significative proposte dalla Commissione riguardano due aspetti principali:
- Revisione annuale per i veicoli con più di dieci anni: La proposta prevede che tutte le automobili e i furgoni che hanno superato il decimo anno di vita siano sottoposti a revisione ogni anno, anziché ogni due, come accade in molti Paesi attualmente. Questa misura mira a garantire una maggiore sicurezza per un parco auto circolante sempre più anziano.
- Nuove procedure di test: Saranno introdotti test più moderni e specifici che tengano conto dell’evoluzione del mercato. Ciò significa controlli mirati per i veicoli a propulsione elettrica e per quelli dotati di dispositivi avanzati e interconnessi, come i sistemi ADAS (Advanced Driver-Assistance Systems).
Nuove regole revisioni auto, reazioni e impatti previsti
La misura, presentata pochi giorni prima di Autopromotec, ha subito generato un vivace dibattito. L’interesse è alto, ma non mancano le perplessità, in particolare per quanto riguarda gli impatti sui centri di revisione. Questi ultimi potrebbero essere costretti a investire in nuove attrezzature per adeguarsi ai test più complessi, e, d’altro canto, si troverebbero a gestire un incremento significativo del traffico di veicoli in officina.
Anche per gli automobilisti, l’introduzione di controlli annuali per le auto più datate comporterebbe un aumento dei tempi e dei costi. In Italia, questo aspetto è particolarmente rilevante, dato che l’età media delle auto nel 2024 era di quasi 13 anni (dati Unrae), il che significa che una larga fetta del parco circolante rientrerebbe subito nella nuova normativa.
L’aggiornamento necessario per la sicurezza e l’efficienza
Durante il convegno di Autopromotec, esperti del settore hanno sottolineato l’urgenza di un aggiornamento normativo. Pete Bradley di ASA ha evidenziato come l’attuale normativa, datata 2014, sia ormai obsoleta rispetto all’evoluzione tecnologica dei veicoli. Emiliano Pasin di AICA ha rimarcato l’importanza di focalizzare l’attenzione sui sistemi elettronici di sicurezza ADAS, che sono sempre più diffusi e cruciali.
La proposta di legge pone inoltre l’accento sull’analisi delle emissioni, come sottolineato da Lauretta Rubino di Vert, e sul controllo delle sospensioni, un aspetto che, secondo Jordi Brunet di AFIBA, era trascurato nella normativa precedente ma è fondamentale per la sicurezza.
Infine, Frank Beaujean di ASA ha illustrato i vantaggi di un procedimento di controllo digitalizzato e interconnesso. Una digitalizzazione delle revisioni prometterebbe procedure semplificate, maggiore interoperabilità tra i sistemi, una migliore governance e una protezione più efficace contro la contraffazione dei dati dei veicoli, garantendo così maggiore trasparenza e affidabilità.
Redazione Fleetime
Fonte Autopromotec
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