Auto Usata: scelta tra risparmio, sostenibilità e digitale in Italia
L’Osservatorio Second Hand Economy 2024 di Subito e BVA Doxa rivela come l’auto usata sia una priorità per gli italiani, spinta da convenienza economica, crescente sensibilità ambientale e un percorso d’acquisto sempre più online.
Auto Usata – in un contesto economico incerto, caratterizzato da inflazione e caro carburanti, il mercato dell’auto usata in Italia si conferma una scelta strategica per un numero crescente di consumatori. Non si tratta solo di una necessità dettata dal risparmio, ma anche di una decisione consapevole, guidata da valori di sostenibilità e da un’evoluzione digitale del processo di acquisto. L’Osservatorio Second Hand Economy 2024, realizzato da BVA Doxa per Subito, analizza per la prima volta i comportamenti di chi ha acquistato o intende acquistare un’auto usata, fornendo un quadro dettagliato delle motivazioni e delle dinamiche di questo mercato in continua crescita.
Un mercato maturo e digitale da 27 Miliardi di Euro
Nel 2024, il mercato dell’usato in Italia ha raggiunto un valore record di 27 miliardi di euro, pari all’1,2% del PIL, con una crescita di 1 miliardo di euro rispetto al 2023. Il settore dei Veicoli rappresenta oltre il 40% di questo valore (10,8 miliardi di euro), con le Auto a dominare la scena (circa il 70%), seguite da Moto&Scooter e Veicoli Commerciali. Tuttavia, in termini di numero di compravendite, gli Accessori Auto guidano la classifica. Che sia per evitare lunghe attese per il nuovo, ridurre i costi, accedere a brand premium con un budget limitato o trovare un’auto storica, l’usato si conferma la prima scelta degli italiani anche nel settore automobilistico. I dati UNRAE del 2024 parlano chiaro: i passaggi di proprietà di auto usate sono stati quasi il doppio rispetto alle immatricolazioni di auto nuove.
“Secondo l’Osservatorio Second hand Economy, il 57% del valore del mercato delle auto usate, pari a 5,9 miliardi di euro, è generato grazie all’online,” commenta Andrea Volontè, Director of Sales di Subito. “Questo dimostra come la ricerca sulle piattaforme digitali sia diventata non solo il punto di partenza imprescindibile, ma spesso anche il punto di arrivo del processo di acquisto. È online che gli utenti scelgono l’auto, per poi finalizzare l’acquisto di persona in concessionaria o direttamente da un privato.”
Il percorso d’acquisto: un mix di online, offline e passaparola
Dalle oltre 2.000 interviste condotte per l’Osservatorio, emerge che il 15% degli italiani ha acquistato un’auto usata negli ultimi tre anni, mentre un ulteriore 7% sta valutando di farlo. Il percorso d’acquisto si articola attraverso una combinazione di canali. Il 38% degli italiani inizia la ricerca su siti e app specializzate come Subito Motori, utilizzate per l’esplorazione iniziale, la selezione dei modelli e il contatto con il venditore. Le concessionarie rimangono centrali (35%), soprattutto nella fase finale per la verifica del veicolo e il completamento dell’acquisto. Il passaparola conserva ancora una sua importanza (15%), utile per trovare opportunità e raccogliere consigli. Questo approccio ibrido unisce la razionalità della ricerca online, la fiducia del contatto umano e la concretezza della verifica fisica.
Budget e modello desiderato: i criteri di scelta primari
Il criterio più determinante nella ricerca di un’auto usata resta il budget (35%), con gli acquirenti che si orientano verso ciò che rientra nella loro disponibilità economica. Il 21% ha idee chiare sul modello desiderato, mentre il 15% cerca un usato recente o a km 0. Il marchio, spesso premium, guida la scelta del 13% degli acquirenti, che vedono nell’usato la porta d’accesso a un’auto aspirazionale.
I vantaggi dell’usato: convenienza, garanzie e sostenibilità
La convenienza economica è il principale vantaggio percepito (47%), seguita dalla possibilità di acquistare in concessionaria con garanzie (43%). Un dato significativo è la motivazione etica: il 40% degli intervistati sceglie l’usato per contribuire all’economia circolare, dando una seconda vita a un’auto esistente e riducendo l’impatto ambientale della produzione. Motivazioni pratiche come il basso utilizzo dell’auto (37%) e il desiderio di risparmiare ulteriormente acquistando da privati (35%) seguono nella classifica. Una fetta di appassionati (22%) è attratta da auto d’epoca o da collezione. Le principali preoccupazioni riguardano l’affidabilità (61%) e i costi imprevisti (48%), con la mancanza di incentivi statali che incide per il 20%.
La Gen Z: più digitale e meno preoccupata, ma meno esperta
Le scelte della Gen Z per i modelli usati non si discostano molto dal campione totale, con una curiosa preferenza per il diesel (37%). Il ruolo del concessionario diminuisce drasticamente (21%), a favore delle piattaforme online (37%), del passaparola (19%) e dei social media (16%). I vantaggi percepiti sono simili al resto del campione, ma il risparmio economico ha un peso minore, mentre l’accessibilità per la prima esperienza di guida è più rilevante (31%). La Gen Z si mostra meno preoccupata per l’affidabilità e i costi imprevisti, ma fatica maggiormente a confrontare i prezzi (15%) e a trovare modelli recenti con tecnologie avanzate (17%), evidenziando la necessità di strumenti digitali più intuitivi e contenuti informativi mirati.
Redazione Fleetime
Fonte press HAVAS PR
Lascia un commento