ADAS con Smartphone

Grazie a un’innovativa combinazione tra l’app ComBox sviluppata internamente e il sistema di rilevamento oggetti di Peregrine.ai, ogni veicolo di test potrà contribuire alla validazione del riconoscimento dei segnali stradali.

ADAS con Smartphone – per la validazione delle funzioni ADAS (Sistemi Avanzati di Assistenza alla Guida), gli sviluppatori necessitano di una quantità elevata di dati di misurazione provenienti da test su strada. Solo in questo modo è possibile garantire che il sistema abbia incontrato un ampio ventaglio di “casi limite”, come cantieri stradali o segnali stradali rari. Tuttavia, l’attrezzatura di misurazione necessaria è costosa, rendendo l’espansione a grandi flotte di veicoli un’operazione antieconomica. La validazione è inoltre generalmente associata a un notevole carico di lavoro manuale, come dimostra l’esempio del riconoscimento dei segnali stradali: durante i test su strada, uno sviluppatore seduto sul sedile del passeggero confronta se il sistema ADAS ha riconosciuto correttamente un segnale stradale.

ADAS con Smartphone

Ottimizzazione del riconoscimento dei segnali stradali

In caso di errore, la discrepanza viene annotata manualmente. Inoltre, i dati di misurazione corrispondenti provenienti dal veicolo vengono registrati su un disco rigido. Porsche Engineering si pone l’obiettivo di ridurre il lavoro manuale necessario per la validazione delle funzioni ADAS. Per raggiungere questo scopo, sta utilizzando smartphone dotati di un software per il riconoscimento dei segnali stradali sviluppato dalla start-up berlinese Peregrine.ai. Mentre Porsche Engineering fornisce l’interfaccia con un data logger, l’unità di connessione e l’hardware della fotocamera, Peregrine.ai integra il suo sistema di rilevamento oggetti basato sull’intelligenza artificiale. L’idea alla base è che, per ogni nuovo segnale stradale, lo smartphone confronta se il veicolo e il sistema di rilevamento oggetti di Peregrine.ai forniscono lo stesso risultato.

In caso di discrepanze, lo smartphone fotografa il segnale stradale e istruisce il data logger a registrare i dati di misurazione corrispondenti provenienti dal veicolo. Grazie alla ComBox App, Porsche Engineering può ricevere dati dai sistemi del veicolo: i dati di misurazione registrati possono essere caricati nel cloud e confrontati, il che aiuta gli ingegneri ADAS a ottimizzare le funzioni. Il nuovo metodo non solo elimina l’elevato lavoro manuale necessario per il rilevamento e la descrizione degli errori, ma consente anche di effettuare l’ottimizzazione del riconoscimento dei segnali stradali in modo economicamente vantaggioso da un numero maggiore di veicoli di test.

Un futuro di validazione ADAS scalabile

In futuro, uno smartphone posizionato sul parabrezza sarà in grado di rilevare e registrare gli errori in tutti i veicoli di test, non solo in quelli specificamente progettati per l’ottimizzazione ADAS. Ciò consentirà agli sviluppatori di registrare un numero maggiore di “casi limite” e quindi migliorare la qualità delle funzioni ADAS, specialmente in paesi come l’Australia con regole stradali particolari come la guida a sinistra e segnali stradali regionali, per i quali finora ci sono pochi dati a causa del numero limitato di veicoli di test. Il nuovo approccio alla validazione del riconoscimento dei segnali stradali è già stato testato con successo durante lo sviluppo della nuova Porsche Macan e potrebbe presto essere utilizzato nello sviluppo di serie. Inoltre, non è limitato al riconoscimento dei segnali stradali: in futuro, verranno ottimizzate ulteriori funzionalità ADAS, tra cui il rilevamento della corsia, nonché il rilevamento delle fasi dei semafori e delle buche stradali.

Redazione Fleetime

Fonte press Porsche