Automotive UE 2025

Incredulità e preoccupazione per le prime indicazioni del piano UE: l’associazione italiana chiede un ripensamento radicale della transizione, con misure urgenti per salvare il settore.

Automotive UE 2025 – “Con grande rammarico e stupore riscontriamo l’assenza, nel documento preliminare circolato della Commissione, delle misure ritenute essenziali per il nostro settore e degli interventi urgenti e necessari di cui da mesi discutiamo con la Commissione europea“, ha dichiarato Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA, esprimendo la forte delusione dell’associazione per i contenuti del piano d’azione UE per l’automotive.

Assenza di misure cruciali

ANFIA denuncia l’assenza di elementi fondamentali nel piano, tra cui:

  • Ridisegno della transizione:
    • Manca una visione complessiva del percorso di decarbonizzazione, che tenga conto del principio di neutralità tecnologica.
  • Carburanti alternativi:
    • Non è previsto l’utilizzo di carburanti non fossili a basso o nullo contenuto carbonico, né l’idrogeno, per alimentare veicoli ibridi plug-in o con range extender.
  • Ricerca e sviluppo:
    • Il piano di ricerca europeo non si concentra sull’energia per la mobilità, con nuove chimiche e sistemi per batterie da produrre in Europa.
  • Costi energetici:
    • Non si affronta il divario di costo dell’energia tra l’industria europea e i concorrenti internazionali.
  • Rinnovo del parco auto:
    • Manca un piano decennale per il rinnovo del parco auto UE con veicoli a basse o nulle emissioni.
  • Semplificazione normativa:
    • Non si prevede una semplificazione della “bulimia regolatoria” europea.
  • Politica commerciale:
    • Non sono previste misure per evitare distorsioni o ritorsioni da parte di altri Paesi.

Un appello al cambiamento

Marco Stella, Presidente del Gruppo Componenti ANFIA e Vice Presidente di CLEPA, sottolinea l’incomprensione della filiera di fronte all’immobilismo della Commissione, in contrasto con le indicazioni del Rapporto Draghi. “Meglio continuare il confronto costruttivo e accogliere finalmente il contenuto minimo per mantenere il settore vitale in Europa“, afferma Stella.

ANFIA chiede un cambio di rotta radicale, con l’annullamento delle multe ai costruttori europei e l’adozione di un piano strategico che ridisegni la transizione verso la decarbonizzazione, tenendo conto delle mutate condizioni globali.

Redazione Fleetime

Fonte press ANFIA