Costo auto Italia: Boom di Prezzi Frena gli Acquisti
Nuova indagine ANIASA e Bain & Company rivela: 8 italiani su 10 usano l’auto quotidianamente, ma il costo medio è aumentato del 52% dal 2013, rendendola un lusso inaccessibile per molti. Avanzata decisa delle auto cinesi nel mercato.
Costo auto Italia – l’automobile si conferma il pilastro della mobilità per la stragrande maggioranza degli italiani, con ben 8 su 10 che non rinunciano alle quattro ruote per i propri spostamenti. Tuttavia, questa centralità si scontra con una realtà economica sempre più stringente: i prezzi medi delle auto sono schizzati del 52% dal 2013, a fronte di un aumento del reddito familiare nazionale di appena il 23%. Questo gap crescente sta trasformando l’auto da bene di massa a un lusso per pochi, frenando drasticamente i nuovi acquisti e spingendo i consumatori verso l’usato o a mantenere il proprio veicolo fino a fine vita. Contemporaneamente, si registra una decisa avanzata delle vetture di produzione cinese.
Questi sono i dati salienti che emergono dall’indagine annuale sulla mobilità degli italiani, frutto della collaborazione tra ANIASA (l’Associazione che rappresenta il settore dei servizi di mobilità in Confindustria) e Bain & Company. La ricerca, presentata in occasione del 60° anniversario di ANIASA a Roma, analizza annualmente le modalità di spostamento e i trend che ne influenzano le dinamiche.
Uso in crescita, acquisti in calo: il dilemma degli italiani
L’indagine evidenzia un netto incremento nell’uso ricorrente dell’auto come mezzo di spostamento, passando dal 72% delle risposte nel 2023 all’80% nel 2024 (era al 69% nel 2020). Al contempo, il trasporto pubblico locale si mantiene stabile (48%), mentre le forme di mobilità occasionale come scooter, veicoli in sharing, monopattini e taxi registrano un calo.
Paradossalmente, sebbene l’auto sia più utilizzata, gli italiani sono sempre meno propensi ad acquistarne una nuova. La percentuale di consumatori che nel 2024 non ha neanche considerato l’acquisto di un’auto nuova è salita di 5 punti percentuali in un solo anno (dal 57% al 62%). Questa tendenza è alimentata da un senso di disorientamento generato dalle normative (nazionali ed europee) e, soprattutto, dall’impennata dei prezzi. La conseguenza diretta è una contrazione del mercato dell’auto nuova e un ulteriore invecchiamento del parco circolante.
Il fattore prezzo: barriera insormontabile e l’ascesa cinese
Il costo è diventato il discriminante principale. Quasi 2 italiani su 3 hanno annullato o posticipato l’acquisto di un’auto nuova, il 32% in attesa di un calo dei prezzi e il 33% a causa di problemi legati al reddito. Persino la disponibilità di motorizzazioni “green” o sistemi di guida avanzati non riesce a controbilanciare la realtà del potere d’acquisto.
Il prezzo è così influente da essere il motivo principale (35%) per cui oggi si sceglie un’auto cinese/asiatica. Lo studio rivela che il 23% degli italiani è ormai pronto ad aprirsi a questa offerta, e la qualità percepita non rappresenta più un ostacolo, con il 30% che le sceglie proprio per tale fattore, e un ulteriore 35% per altre motivazioni pragmatiche (consiglio, conoscenza concessionario, etc.). Sebbene il 42% continui a preferire un brand europeo, la quota di mercato delle vetture asiatiche è in crescita.
Un divario crescente tra prezzi e redditi
Un’analisi innovativa della ricerca mette in relazione il reddito delle famiglie italiane con il prezzo medio delle auto. Dal 2013 a oggi, il prezzo medio di un’auto è cresciuto del 52% (da 19mila a 30mila euro, a parità di mix), mentre nello stesso periodo i redditi familiari sono aumentati solo del 29% (da 29mila a 38mila euro). Questo disaccoppiamento, accentuatosi a partire dal 2020, sta rendendo l’auto un bene sempre meno accessibile.
Alberto Viano, Presidente ANIASA, ha commentato: “I crescenti costi dell’auto stanno rendendo questo bene sempre meno accessibile ad ampie fasce di consumatori, che preferiscono tenere la propria vettura in attesa di tempi migliori o di valutare formule alternative, economicamente più sostenibili. Il noleggio si conferma oggi, anche per i privati, uno strumento di democratizzazione all’auto, che rende possibile utilizzare una vettura di ultima generazione, a ridotte emissioni e dotata dei più avanzati sistemi di sicurezza, attraverso un canone mensile più accessibile.” Oggi, oltre 170.000 privati hanno già scelto il noleggio come alternativa all’acquisto.
Gianluca Di Loreto, Partner e responsabile italiano automotive di Bain & Company, ha concluso: “I dati di quest’anno confermano che l’auto resta centrale nella mobilità quotidiana degli italiani, ma anche che il mercato si sta trasformando in profondità. L’incremento dei costi e l’incertezza economica stanno ridefinendo le priorità di consumo: non è l’interesse per la mobilità privata a diminuire, ma la possibilità reale di accedere a un’auto nuova. Si rafforza così una nuova normalità fatta di veicoli mantenuti più a lungo, attenzione al prezzo e apertura a soluzioni non tradizionali, come l’usato o il noleggio. È fondamentale che il settore sappia rispondere a queste esigenze in modo flessibile.”
Redazione Fleetime
Fonte press ANIASA
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