il “Coronavirus” colpisce duro sulla filiera Automotive, come si legge dalle cronache. Il problema è che questa crisi si somma alle gravi criticità che il comparto manifesta già dallo scorso anno. Proviamo a fornire un quadro riepilogativo, con riferimento ai diversi Costruttori, per quanto è possibile capire in questo momento.

Covid-19 e mercato Auto : già prima dell’allerta sanitaria globale ancora in corso, il mercato Auto mostrava già segni di una certa difficoltà. Ancora sotto scacco per il terremoto derivante dal “Crack Lehman” non aveva ancora smaltito gli effetti del “DieselGate” quando si è trovato più recentemente a fare i conti con il rallentamento non previsto del mercato e dell’economia cinese. In più, proprio l’incertezza sul futuro della mobilità globale aveva cominciato ad impegnare i Costruttori in un grande disegno di ristrutturazione del proprio ruolo industriale, della propria Mission e persino della propria “Brand Image”.

Da “Brand” a “Mobility Providers”, i Marchi rischiano diversi “Virus”

Abbiamo dunque cominciato a conoscere, tra i diversi Marchi e Gruppi, le prime embrionali operazioni di trasformazione dei Costruttori – da “Brand” a “Mobility Providers” – tese a dare risposte sull’articolazione complessa delle questioni che investono la mobilità del futuro : Connettività globale, Guida Autonoma, Sharing e Smart Mobility, transizione elettrica. Guarda caso, negli sviluppi emergenziali attualmente in corso, non è certo il Coronavirus l’unico “morbo” in grado di recare danni profondi al comparto Automotive. In ognuno dei settori di sviluppo appena elencati c’è più di una criticità:

In ambito di Connettività globale, l’allarme Virus è di pochi giorni fa, e si chiama “Kr00k”. Per ora si sa soprattutto che oltre un miliardo di dispositivi – dagli Smartphone agli Access Point fisici – sono vulnerabili, e questo ci ricorda la successione dei rischi informatici (l’ultimo dei quali è stato “Krak”) per le comunicazioni Wi-Fi;

Per le dinamiche industriali legate alla Guida Autonoma, il problema oggi, e si lega al punto di sopra, si chiama Cybersecurity, e riguarda il rischio di “hackeraggio” dei sistemi di Guida Autonoma e la malaugurata possibilità di impadronimento dall’esterno delle funzionalità dell’auto;

Per la transizione elettrica il rischio Virus è, strano a dirsi, inversamente proporzionale alla sua diffusione. Mi spiego : quanto più lenta ed incerta è la crescita del parco auto elettrico circolante, in rapporto al complesso delle vendite di auto nuove, tanto più rimane alto il rischio di “R.O.I” e di definizione del prodotto nella Gamma del Marchio e nella Catena di montaggio. Per questo, fino ad ora, i Piani Industriali dei Costruttori sul “Full electric” sono stati in molti casi ancora disattesi.

Covid – 19

Sulla “Sharing Mobility”, infine, come anche sulla ripresa del mercato e sulle criticità di Credito, grava invece esattamente la scure di questa nuova allerta sanitaria, per il Covid-19.

Sappiamo – di volta in volta – di Imprese di Sharing e di Noleggio impegnate in campagne di Comunicazione tese a rassicurare i potenziali Utilizzatori sulla sanificazione ed igienizzazione di abitacoli ed ambienti; ma resta il fatto che, come in una catena, il freno al Turismo, il calo di produttività e l’allarme sulla condivisione di mezzi di trasporto avrà sicure ricadute sul comparto Auto e sullo Stock di mezzi, con tagli agli ordinativi, al “Rent to Rent”, calo dei cicli di sostituzione Parchi Auto, delle attività di Service Management, maggiore criticità del mercato del credito.

Dal Covid-19 un nuovo modello di sviluppo globale?

Dunque, certamente i Costruttori dovranno rivedere sia le strategie di medio termine sul percorso di convergenza verso il “Mobility Providing”, sia affrontare la criticità contingente data dal calo di immatricolazioni del nuovo, dalla esigenza di rinnovamento prodotto e motorizzazioni, dalla criticità finanziaria. I primi segnali si vedono all’orizzonte, e non crediamo siano casuali: partiamo dal “Boom” industriale e di immatricolazioni del binomio “Gasolio + Mild Hybrid”, di cui abbiamo parlato in diverse occasioni; per continuare con il nuovo slancio che diversi Costruttori hanno ridato alla offerta “in primo Impianto” di alimentazioni a Metano e GPL; per finire, e non è causale in questo la nascita della nostra nuova piattaforma FleetRiders, con il rinnovato interesse dell’Industria dell’Auto verso il comparto delle “cugine” a Due ruote, attraverso Acquisizioni, Joint Ventures, offerta di Noleggio e Sharing. Che sia il preavviso di una nuova convergenza “Due + Quattro ruote” in Flotta?

Covid-19, una rapida occhiata in casa nostra

Per quanto riguarda le possibili conseguenze su Produttori e Gruppi di interesse nazionale, avremo modo di capire ed approfondire nel seguito quale impatto reale o presunto potrà aver avuto su alcuni Marchi produttori, o Network di Noleggio, il blocco di produzione e scambi commerciali con Cina, e le conseguenze sugli assets internazionali. Logico, in questo momento, focalizzare su FCA-PSA le maggiori attenzioni. Ma proveremo ad estendere il nostro focus su altre realtà di rilievo nazionale che hanno diversi interessi industriali e commerciali in Cina (seppure, lo specifichiamo, in siti diversi dal focolaio originario per il Covid-19, di Wuhan) come Iveco, DR Automobiles, Piaggio, Landi Renzo, etc…

Redazione Fleetime