Italia in rosso

L’Italia registra una netta contrazione delle vendite a giugno. Benzina e diesel affondano, mentre le ibride mantengono il primato e le plug-in hybrid segnano una crescita esplosiva, compensando il brusco stop delle elettriche pure.

Italia in rosso  – Il mercato automobilistico italiano ha archiviato il mese di giugno 2025 con numeri che disegnano un quadro di forte contrazione e di significative dinamiche interne tra le diverse alimentazioni. Se da un lato il mercato totale registra una flessione, dall’altro emergono chiaramente le preferenze degli acquirenti e l’impatto delle politiche di incentivazione.

Benzina e diesel in caduta libera

La tendenza al declino per i motori a combustione interna si conferma in modo drastico. A giugno 2025, le immatricolazioni di auto a benzina hanno subito un calo del 26,5%, riducendo la loro quota di mercato al 23,7%. Ancora più marcata la discesa per le diesel, che crollano del 34,5% con una quota che si assesta al 10,3%.

Il trend negativo è consolidato anche nel cumulato del primo semestre 2025: le benzina registrano una flessione del 17,3% (quota 26,1%), mentre le diesel segnano un pesante -32,2% (quota 10,2%). Questi dati evidenziano un progressivo abbandono di queste motorizzazioni, spinto da normative ambientali più stringenti e dalla crescente offerta di alternative elettrificate.

Ibride: consolidamento e spinta delle plug-in

Il segmento delle mild e full hybrid mostra un andamento più resiliente, sebbene in calo del 7,2% nel mese di giugno, con una quota comunque dominante del 43,2%. Tuttavia, nel cumulato del semestre, le ibride registrano una crescita complessiva del 10%, consolidando la loro leadership con una quota del 44,2%. Questo dimostra come l’ibrido sia percepito dagli italiani come la soluzione ideale per la transizione, offrendo un equilibrio tra efficienza e praticità.

Il vero protagonista del mese è però il segmento delle ibride plug-in (PHEV). Mentre le vetture ricaricabili (BEV+PHEV) nel loro complesso decrementano del 7,1% a giugno (raggiungendo il 13,2% del mercato), le PHEV singolarmente spiccano con un impressionante +74,1% a giugno e un robusto +56,3% nel cumulato. Rappresentano il 7,2% delle immatricolazioni mensili e il 5,2% del totale da inizio anno, confermando una forte attrattività, probabilmente legata anche ai benefici fiscali per le flotte e a una maggiore fiducia dei consumatori in questa tecnologia “ponte”.

Italia in rosso – le elettriche pure (bev) frenate dagli incentivi

Al contrario, le auto elettriche pure (BEV) mostrano un andamento preoccupante nel mese. Con una quota del 6% a giugno, le vendite calano drasticamente del 40,4% rispetto a giugno 2024. Questo calo è direttamente collegato al “click day” degli incentivi dell’anno precedente, che aveva gonfiato le vendite di BEV (+117,3% rispetto al 2023 in quel periodo). Nonostante un incremento del 28% nel cumulato, la forte dipendenza dagli incentivi e la loro discontinuità mettono in evidenza la fragilità del mercato BEV italiano, che non riesce ancora a sostenere volumi significativi senza un sostegno costante e prevedibile. La quota delle BEV nel cumulato si attesta al 5,2%.

Il gpl resiste, il metano scompare

Infine, il segmento delle auto a gas continua a ricoprire una quota significativa, pari al 9,5% delle immatricolazioni di giugno, interamente composta da autovetture GPL (in calo del 22% nel mese). Nel cumulato, le auto a gas (inclusi i modelli a metano, ormai assenti dal mercato quest’anno) calano del 5,1%, mantenendo una quota del 9% nella prima metà del 2025.

In sintesi, il mercato auto italiano di giugno 2025 riflette un periodo di incertezza economica e una chiara direzione verso l’elettrificazione, ma con preferenze distinte. Le ibride (specialmente le plug-in) si affermano come soluzione preferita per la transizione, mentre il mercato delle elettriche pure è ancora fortemente dipendente da incentivi stabili, e le motorizzazioni tradizionali continuano la loro inesorabile ritirata.

Redazione Fleetime