mERCATO AUTO MARZO 2023

CRISCI: Se non si recupera il gap con i Major Markets per le auto “con la spina” la nostra industria rischia moltissimo e il nostro mercato il declassamento

Mercato auto marzo 2023 – nel mese di marzo il mercato delle auto sembra mostrare un serio tentativo per uscire fuori dal tunnel. Le 168.294 auto immatricolate segnano una crescita del 40,8%, un balzo atteso da anni, imputabile a un miglioramento della situazione delle supply chain globali, anche se si confronta con una perdita di circa il 30% del marzo 2022, quando le immatricolazioni, inficiate dall’attesa degli incentivi, furono solo 119.548 unità. Il buon andamento di questo mese porta la crescita del primo trimestre al 26,2% con 427.019 immatricolazioni rispetto alle 338.316 del gennaio-marzo 2022 (-20,6% sulle 538.060 del primo trimestre 2019).

Con l’ultima ratifica del Consiglio Europeo sul divieto di vendita di auto nuove con motori endotermici dal 2035, tranne quelle alimentate a carburanti sintetici (e-fuels), Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, che rappresenta in Italia le Case automobilistiche estere, auspica che sia concluso il clima di confusione che ha accompagnato il dibattito su questo tema.

Mercato auto marzo 2023

Sulla transizione energetica del settore – afferma Crisci – pensiamo che ci sia bisogno di chiarezza e che ritardi, indecisioni e messaggi allarmistici non aiutino gli investimenti delle imprese e i consumatori a fare le loro scelte nel percorso avviato. La riduzione delle emissioni è una precisa indicazione europea e la transizione energetica è un dovere sociale, oltre che una imperdibile opportunità economica verso un grande progresso tecnologico sostenibile”.

Ora – aggiunge – c’è bisogno di lavorare in modo coordinato, con una strategia pragmatica, per raggiungere gli obiettivi di un processo che è già in atto e va governato: l’industria automobilistica è pronta a fare la sua parte e a supportare le istituzioni per raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni al 2035; ma nel frattempo continua a diventare sempre più ampio il gap che ci separa dagli altri Major Markets europei in termini di diffusione di auto con la spina e, se non ci impegniamo a recuperare velocemente, la nostra industria rischia moltissimo e il nostro mercato il declassamento”.

Mercato auto marzo 2023

L’UNRAE invita a rassicurare e supportare gli acquirenti, sia privati che aziende, anche con interventi che prevedano:

a. Revisione della fiscalità per le auto aziendali, modulando detraibilità Iva e deducibilità dei costi in base alle emissioni di CO2. L’occasione della Delega Fiscale, attesa per anni da più Governi, rappresenta un’opportunità imperdibile per ridare competitività alle imprese italiane in tutti i settori e, allo stesso tempo, ottenere i benefici ambientali delle vetture a zero o basse emissioni.

b. Riformulazione degli incentivi all’acquisto di vetture a zero o basse emissioni, con innalzamento dei tetti di prezzo e inclusione di tutte le persone giuridiche con bonus a importo pieno. Ciò al fine di evitare l’increscioso fenomeno degli avanzi come avvenuto nel 2022, aumentare realmente la penetrazione delle vetture a zero o basse emissioni e avvicinare il nostro Paese ai grandi mercati europei, prevedendo di conseguenza anche l’allocazione dei fondi residui del 2022.

c. Veloce emanazione sia delle norme attuative per l’acquisto e l’installazione di colonnine di ricarica da parte di privati e condomini, che attualmente prevedono tempi di attuazione molto lunghi, sia di quelle per la realizzazione di punti di ricarica su strade urbane e superstrade, come previsto dai decreti MASE. I fondi sono stati stanziati da molto tempo ma non sono ancora spendibili. Va inoltre accelerata l’installazione di colonnine di ricarica sia private che pubbliche lungo le autostrade ed è necessario elaborare una politica infrastrutturale ad ampio raggio e di orizzonte lungo anche per il rifornimento di idrogeno, in linea con la nuova Direttiva AFIR.

 

 

Redazione Fleetime

 

 

Fonte press UNRAE