Tagli fondo automotive: sconcerto tra gli imprenditori italiani
La decurtazione di 4,6 miliardi di euro rende insufficienti le risorse per il sostegno alla riconversione e vanifica l’impegno a definire un piano di politica industriale a favore della competitività delle aziende italiane
Tagli fondo automotive – Il mondo dell’automotive italiano è in subbuglio dopo la decisione del Governo di ridurre di oltre 4,6 miliardi di euro il “fondo automotive” per la riconversione della filiera. ANFIA, l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, ha espresso profondo sconcerto per un intervento che colpisce il principale settore manufatturiero del Paese, il quale impiega oltre 270.000 addetti e genera un fatturato superiore ai 100 miliardi di euro. L’industria automotive, già sotto pressione per la necessaria transizione ecologica imposta dal Green Deal e per una crisi industriale senza precedenti, si trova ora a fare i conti con un’inaccettabile scarsità di risorse.
Tagli fondo automotive
Il Disegno di Legge di Bilancio 2025 prevede un taglio a stanziamenti già minimi, privando le aziende di strumenti fondamentali per affrontare le sfide future. Questo provvedimento è percepito come un “fulmine a ciel sereno“, soprattutto in un momento in cui le istituzioni stanno lavorando per migliorare la regolamentazione del settore a livello europeo. Il “Tavolo Sviluppo Automotive” ha visto ANFIA, le parti sociali e le Regioni coinvolte collaborare attivamente per proporre un piano d’azione a sostegno della filiera, ora messo a rischio da questa decisione.
Le aspettative sono ora focalizzate sull’iter di approvazione della manovra in Parlamento, dove si spera di vedere una significativa revisione del taglio proposto. La mancanza di reazioni adeguate potrebbe portare a una frattura insanabile nella collaborazione tra il Governo e un settore strategico per l’economia italiana. Gli imprenditori avvertono che la sopravvivenza della filiera automobilistica e la sua capacità di innovazione possono essere messi in serio pericolo, con conseguenze devastanti per l’intero Paese.
Redazione Fleetime
Fonte press ANFIA
Lascia un commento