Noleggio Auto Italia

Presentato il 24° Rapporto ANIASA: il settore del noleggio veicoli, con una flotta di 1.4 milioni di unità e un ruolo chiave nella transizione green, chiede al Governo una normativa unitaria e la rimozione dei “dazi occulti” che ne frenano lo sviluppo.

Noleggio Auto Italia – nonostante un mercato dell’auto in profonda metamorfosi e un calo nelle immatricolazioni del 2024, il settore del noleggio veicoli in Italia continua la sua avanzata, ergendosi oggi a protagonista con un assorbimento del 28% delle auto nuove. Un ruolo ancor più significativo emerge nell’ambito della transizione ecologica: ben il 32% delle nuove auto elettriche e il 48% delle ibride plug-in immatricolate nel Paese portano la targa del noleggio. Forte di una flotta imponente di 1.4 milioni di veicoli e di un giro d’affari che sfiora i 16 miliardi di euro, il comparto lancia un pressante appello al Governo: è tempo di superare l’attuale mosaico normativo e i “dazi occulti” che ne ostacolano la crescita e gli investimenti, attraverso una legge di settore organica e lungimirante.

Noleggio a breve termine: un mercato competitivo tra crescita della domanda e margini erosi

Il 2024 si è chiuso per il rent-a-car con un bilancio agrodolce. Se da un lato il giro d’affari ha superato quota 1.5 miliardi di euro (+5% rispetto al 2023) e i noleggi hanno segnato un incremento del 10% (4.7 milioni), con una flotta consolidata a 140mila unità (+2.3%) per far fronte a una domanda in espansione, dall’altro il settore è alle prese con un contesto di mercato sempre più agguerrito. L’aumento degli operatori, specialmente a livello locale e con offerte low cost, pur potenzialmente vantaggioso per l’utenza, genera un elevato numero di reclami a causa delle ridotte dimensioni e della scarsa esperienza di alcuni player. Le aziende di maggiori dimensioni, pilastri del settore, si trovano a fronteggiare un’impennata dei costi di acquisto della flotta, unita a un incremento esponenziale dei costi gestionali, alimentato dalla crescita vertiginosa di danni, furti (totali e parziali) e dai pesanti canoni concessori imposti da aeroporti e stazioni ferroviarie. Questa congiuntura rischia di erodere pericolosamente i margini operativi, compromettendo la capacità di investimento necessaria a mantenere gli elevati standard qualitativi richiesti dal mercato.

Noleggio a lungo termine: un Boom inarrestabile che conquista anche i privati

Il noleggio a lungo termine continua la sua marcia trionfale, raggiungendo una flotta di quasi 1.3 milioni di veicoli (+6% e +76mila unità rispetto al 2023), nonostante una marcata frenata nelle immatricolazioni (-15%). Il fatturato complessivo del comparto supera i 12.5 miliardi di euro, includendo anche la rivendita dell’usato. Tra i trend più significativi spiccano l’allungamento della durata media dei contratti (l’80% supera i 36 mesi), il promettente ritorno alla crescita del canale dei privati che scelgono la formula del noleggio (+3%), e la costante espansione del business dei veicoli commerciali leggeri, che con 225mila unità in flotta segna un incremento del 7.5%. A fine 2024, il noleggio a lungo termine ha conquistato 268.000 soggetti: 95.000 aziende, 3.000 enti della Pubblica Amministrazione e ben 170.000 privati (con e senza Partita IVA), che hanno optato per la flessibilità del noleggio rispetto alla proprietà.

Car Sharing: un modello in profonda crisi di sostenibilità

Il settore dell’auto condivisa in Italia naviga in acque agitate, attraversando una fase di profonda criticità. Nel 2024 si sono registrati poco più di 4.2 milioni di noleggi (contro i 5 milioni del 2023 e i 10 milioni del 2019), con un parco utenti attivi fermo a 330.000. La flotta di veicoli su strada si è ulteriormente contratta, attestandosi a circa 3.300 unità (totalmente ibride ed elettriche), con una metà di questi mezzi mediamente indisponibile a causa della piaga dei furti (parziali e totali) e dei danneggiamenti che affliggono costantemente il servizio. Roma e Milano continuano a concentrare l’80% della flotta complessiva. Un dato allarmante è il significativo aumento della durata media dei noleggi (126 minuti), una tendenza che sta di fatto trasformando l’offerta del car sharing verso formule giornaliere, snaturando la sua vocazione originaria di servizio orario. Senza un deciso e concreto sostegno da parte delle istituzioni nazionali e locali, questo modello di mobilità, cruciale per supportare il trasporto pubblico, decongestionare i centri urbani e tutelare l’ambiente, rischia una contrazione ancora più marcata nei prossimi anni.

Il primo trimestre 2025: Long Term in ascesa, Short Term instabile

I primi tre mesi del 2025 confermano la dicotomia tra la crescita solida del noleggio a lungo termine e l’andamento incerto del breve termine. Il rent-a-car ha registrato un incremento del fatturato (+6.4%) e dei noleggi (+0.8%), ma contestualmente una flessione dei giorni di noleggio (-3.5%), della flotta in circolazione (-5.5%) e delle immatricolazioni (-2.7%). Il lungo termine, al contrario, ha visto un’impennata del giro d’affari (+10%), della flotta (+4.7%) e delle immatricolazioni (+11.5%), un dato quest’ultimo influenzato significativamente dalle strategie di operatori del renting legati a specifici brand automobilistici.

L’appello di ANIASA: superare i “Dazi Occulti” per un futuro sostenibile

Alberto Viano, Presidente ANIASA, ha evidenziato il ruolo chiave di noleggio e car sharing nell’elettrificazione della mobilità, in linea con gli obiettivi UE. Urge superare i ‘dazi occulti’ che frenano investimenti, in vista di importanti scadenze fiscali e del dibattito sulla decarbonizzazione delle flotte.

“In chiusura, Viano ha sottolineato l’obsolescenza normativa del settore, regolamentato da un articolo del ’92 con una flotta di 1.4 milioni di veicoli. È necessaria una legge unitaria e specifica, con focus sulla fiscalità, per supportare il rinnovamento del parco auto e la decarbonizzazione, cogliendo le opportunità del piano europeo per l’automotive.

Redazione Fleetime

Fonte ANIASA