NET ZERO 2050: Italia in prima linea, ma servono 1.010 MLD
L’Italia si pone all’avanguardia in Europa per gli investimenti nelle reti energetiche, un passo cruciale verso l’ambizioso obiettivo di Net Zero 2050. Tuttavia, un’analisi approfondita di AGICI rivela una realtà complessa: nonostante l’impegno finanziario attuale, la strada verso una completa transizione energetica richiederà sforzi economici di portata ben maggiore.
NET ZERO 2050 – il report di AGICI, presentato durante Net Zero Milano 2025, evidenzia una crescita significativa degli investimenti italiani nelle reti elettriche, del gas e del teleriscaldamento. Nel 2024, questi investimenti hanno raggiunto i 10,5 miliardi di euro, segnando un aumento del 18% da parte delle multiutility e delle compagnie energetiche e del 26% da parte degli operatori di rete. Questa tendenza riflette una volontà concreta di modernizzare le infrastrutture in chiave sostenibile, con un focus primario sulla digitalizzazione delle reti, sul miglioramento della loro resilienza, sulla sostituzione e l’ammodernamento delle infrastrutture esistenti e sull’abilitazione al trasporto di idrogeno e biometano, elementi fondamentali per un sistema energetico a basse emissioni. Le previsioni indicano una continua crescita degli investimenti nei prossimi anni, con stime che superano i 60 miliardi di euro entro il 2035.
Il Ruolo Strategico delle Operazioni di M&A
Un ulteriore impulso alla transizione energetica italiana è rappresentato dalle operazioni di Mergers and Acquisitions (M&A) nel settore. Nel solo 2024, queste operazioni hanno superato i 5 miliardi di euro, coinvolgendo attori chiave come Snam, Italgas, A2A e Iren. Tali manovre strategiche non solo consolidano il panorama energetico nazionale ma orientano le strategie aziendali verso obiettivi di sostenibilità e decarbonizzazione, creando sinergie e concentrando risorse per affrontare le sfide del Net Zero 2050.
Il Gap Miliardario Verso la Decarbonizzazione Completa
Nonostante questi segnali incoraggianti e gli sforzi finanziari in atto, l’analisi di AGICI mette in luce un divario finanziario considerevole per raggiungere una decarbonizzazione completa. Per centrare l’obiettivo del Net Zero 2050, l’Italia dovrà mobilitare ulteriori 1.010 miliardi di euro, da indirizzare principalmente verso la riqualificazione del vasto patrimonio edilizio nazionale in termini di efficienza energetica (con una stima di 785 miliardi di euro necessari per il solo settore residenziale), l’evoluzione del settore terziario verso pratiche più sostenibili (185 miliardi di euro stimati) e la profonda trasformazione del settore della mobilità (110 miliardi di euro), con un focus sullo sviluppo delle infrastrutture per la ricarica elettrica e il rifornimento di idrogeno.
La trasformazione interconnessa delle infrastrutture
La transizione energetica non riguarda solamente la produzione di energia da fonti rinnovabili, ma implica una riqualificazione completa e interconnessa di tutte le infrastrutture di rete, incluse quelle elettriche, del gas e del teleriscaldamento. Queste reti dovranno essere ripensate e rinnovate in chiave sia fisica che digitale per poter accogliere in modo efficiente le fonti di energia pulita, supportare i nuovi modelli di mobilità sostenibile e garantire sistemi di riscaldamento e raffreddamento a basse emissioni.
La dichiarazione di AGICI: un impegno continuo necessario
Marco Carta, Amministratore Delegato di AGICI, sottolinea la reattività e l’impegno degli operatori italiani nell’adeguare le reti alle esigenze della transizione energetica, posizionando l’Italia tra i paesi più attivi a livello europeo. Tuttavia, rimarca come il raggiungimento dell’obiettivo Net Zero 2050 sia un percorso a lungo termine che richiederà un impegno costante e investimenti significativi e continuativi da parte di tutti gli attori coinvolti, sia pubblici che privati.
Redazione Fleetime
Fonte press AGICI
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